Istat, cala la produzione ma crescono i consumi: flessione del 4% causata dalla crisi dell'auto e dalla frenata del tessile
Produzione industriale ancora in calo e zavorrata dalla crisi del tessile e, soprattutto, dell'auto. Occupazione in ribasso dopo tre mesi di progresso. Pil fermo e imprese un po' sfiduciate. In un quadro, però, nel quale i consumi continua a crescere. È una congiuntura difficile con qualche elemento positivo quella dipinta dall'Istat. Dominata purtroppo dalla conferma della depressione industriale. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Nei primi otto mesi del 2024, le esportazioni in valore hanno registrato una riduzione dello 0,6% in termini tendenziali, riflettendo in particolare l’andamento negativo delle vendite verso i mercati Ue. (Avanti Online)
Un paio di giorni fa rendevamo conto dell’ondata di licenziamenti che sta colpendo l’Europa, con le due principali economie del continente – Francia e Germania – in grave affanno. E scrivevamo anche di come ciò significa crisi anche per l’industria italiana, riorganizzatasi negli ultimi decenni come subfornitrice per le imprese tedesche. (Contropiano)
Secondo l'Istat, il mese di settembre fa segnare un calo dello 0,4% su agosto. Male automotive (-15,4%) e il settore tessile-abbigliamento (-10,7%). Nel terzo trimestre produzione a -0,6% sul precedente. (EmiliaPost)
A settembre 2024, la produzione industriale in Italia ha registrato una diminuzione dello 0,4% rispetto ad agosto, confermando il trend negativo che persiste ormai da venti mesi consecutivi. Produzione industriale: -4% a settembre (Economy Magazine)
Nel video l’intervista a Giuseppe Molinari, Presidente Camera di Commercio Modena (Tvqui)
Ad agosto si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca in termini congiunturali dello 0,1% in valore e dello 0,7% in volume. Per il settore dei servizi, si osserva una diminuzione della stessa intensità sia in valore sia in volume (-2,0%), con dinamiche negative nel commercio all’ingrosso (-2,6% in valore e -2,5% in volume) e negli altri servizi (-1,3% in valore e -1,9% in volume). (Il Giornale delle PMI)