Venezuela, arrestata e poi liberata la leader dell'opposizione Machado
La leader dell'opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, apparsa in pubblico oggi per la prima volta da fine agosto, è stata arrestata a Caracas al termine di una protesta contro l'insediamento del presidente Nicolas Maduro e poi liberata. Vestita di bianco e sventolando una bandiera venezuelana, la 57enne che da mesi si era data alla clandestinità, era arrivata alla manifestazione a bordo di un camion tra gli applausi alla manifestazione nel quartiere di Chacao (Adnkronos)
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La leader dell'opposizion venezuelana Maria Corina Machado, uscita dallaclandestinità per partecipare alle manifestazioni anti-Maduro, è stata arrestata al termine di un corteo a Caracas. Nelle immagini il momento in cui la Machado è uscita dalla clandestinità e si è fatta riconoscere dalla folla in manifestazione. (Corriere TV)
Inizia nel modo più turbolento possibile il terzo mandato di Nicolás Maduro, che oggi presterà giuramento dinanzi all’Assemblea nazionale tra dubbi pesantissimi sulla sua legittimità: ad agitare gli animi è stata soprattutto la notizia dell’arresto e dell’immediato rilascio della leader di estrema destra María Corina Machado, la quale – hanno detto fonti del suo stesso partito – sarebbe stata fermata ieri da agenti delle forze di sicurezza al termine di un corteo anti-governativo a Caracas, dove l’oligarca golpista era ricomparsa dopo 133 giorni trascorsi in clandestinità. (il manifesto)
Paura e incertezza alla vigilia dell’insediamento del nuovo mandato presidenziale di Nicolas Maduro, frutto delle elezioni contestatissime del luglio scorso. (La Stampa)
La leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado, uscita poche ore prima dalla clandestinità per partecipare alle manifestazioni anti-Maduro, è stata arrestata al termine di un corteo a Caracas e rilasciata dopo qualche ora. (Il Fatto Quotidiano)
Per i suoi sostenitori, si tratta di un "fallimento" e di un tentativo del governo di "giocare brutti scherzi" nei loro confronti. (ilmessaggero.it)
Dall’altro lato c’è González Urrutia, considerato dall’Occidente il vero vincitore delle presidenziali del 28 luglio 2024, caratterizzate da mancanza di trasparenza da parte delle autorità locali, che hanno alimentato il sospetto di brogli. (RSI)