Auto, a rischio 45mila addetti
“Se Volkswagen decidesse di ridurre la propria forza lavoro di 15 mila dipendenti, saranno almeno 45 mila i dipendenti che perderanno il lavoro nelle aziende fornitrici, anche quelle italiane”. È l’avvertimento lanciato ieri da Roberto Vavassori, presidente dell’associazione nazionale della filiera dell’auto (Anfia). Timori che si intrecciano con quelli sulla tenuta di Stellantis in Italia. … (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Con q... Una sorta di Enav del mare che metta insieme la stabilità della proprietà pubblica con il dinamismo dell’investimento privato. (La Verità)
La flessione secondo i dati Istat nei primi nove mesi del 2024 è stato del 27,9%. – Un tracollo: la produzione di autoveicoli a settembre ha registrato un calo secondi i dati corretti per l'effetto di calendario del 40,4% sull'anno precedente. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo i dati Istat, a ottobre 2024 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è rimasto invariato rispetto a settembre. Ancora numeri preoccupanti dall’andamento della produzione industriale in Italia (Corriere della Sera)
Il disastro targato elettrico sta minando la tenuta del settore automotive. Uno dei casi emblematici è fornito da Volkswagen, tra le difficoltà visibili a occhio nudo dell’Audi, gli stabilimenti verso la chiusura e lo stop al sito di Bruxelles, un impianto di cui tanto s’è parlato negli ultimi anni per la sua natura ecologica (impianto fotovoltaico importante, riciclo delle acque, energie rinnovabili per la movimentazione delle merci, e così via). (Nicola Porro)
La produzione domestica delle sole autovetture ammonta a 16mila unità nel mese, in calo del 67,8% su ottobre 2023. Necessario creare le condizioni per risollevare i volumi produttivi, strutturando al più presto un piano di politica industriale che possa concretamente sostenere le imprese della filiera, supportandole nella transizione energetica e favorendo gli investimenti in R&S per colmarne i gap di competitività. (agenzia giornalistica opinione)
"A livello mondiale stiamo vivendo anni di lenta inerzia, con un contenuto sviluppo solamente in Asia, con un tasso globale di crescita stimato per i prossimi cinque anni del 2% annuo, quasi tutto grazie alla Cina, che già nel 2023 ha superato i 30 milioni di veicoli immatricolati, dei quali oltre 9 milioni di veicoli ricaricabili", ha spiegato il presidente. (Tuttosport)