Mattarella, "Deriva emotiva della guerra e i suoi effetti sui giovani"

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INTERNO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un monito ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile durante il tradizionale incontro di fine anno al Quirinale. Mattarella ha sottolineato come le nuove generazioni si trovino a confrontarsi con stupore e disorientamento di fronte alle immagini e alle parole della guerra, evidenziando la necessità di una riflessione approfondita sui danni che questa deriva emotiva può produrre nel lungo periodo sui giovani, sui loro sentimenti, sulla loro percezione della realtà e sul modo di organizzare la convivenza.

Il Presidente ha inoltre avvertito che le immagini trasmesse dalle guerre seminano in profondità paura, inimicizia e incertezza anche in chi non è direttamente coinvolto, creando divisioni, odio e barriere di ogni tipo. Abituandosi a convivere con l'odio, ha detto Mattarella, si rischia di diffonderlo e di renderlo inestinguibile, sottolineando che qualcosa, purtroppo, è già cambiato.

Mattarella ha poi espresso preoccupazione per la tentazione di un progressivo svuotamento del potere pubblico, che potrebbe intaccare la stessa idea di Stato come lo conosciamo. Ha osservato che nelle opinioni pubbliche si insinua il dubbio che il potere democratico sia debole, inefficiente, lento e inadeguato a governare realtà in veloce evoluzione.

Infine, il Presidente ha ribadito l'importanza del pluralismo delle idee, definendolo l'anima della democrazia. Ha evidenziato come sia sempre più difficile preservare lo spazio del dialogo e della mediazione all'interno di società che sembrano oggetto di forze centrifughe divaricanti, con una pericolosa riduzione delle occasioni di dialogo, collaborazione e condivisione.