Tiktoker bersaglio di messaggi d’odio si toglie la vita: “Vittima di bullismo transfobico”, partite indagini
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ancora un brutto caso di suicidio in seguito ad un exploit di commenti violenti e offensivi che potrebbero aver causato un certo malessere. Oggi non si parla d’altro: un ragazzo di 21 anni che ha completato la transizione di genere per poi identificarsi come non binario, noto su TikTok, si è tolto la vita. Lo riporta Ansa. Il giovane è stato trovato morto nella sua casa del milanese. La Procura di Monza ha aperto un fascicolo di inchiesta per omessa custodia di arma da fuoco e istigazione al suicidio. (Tecnica della Scuola)
Su altre testate
Da un paio d’anni a Sesto San Giovanni erano in molti a seguire i profili social di Alexandra Garufi (su TikTok @davidegarufiii). Giovane che a 19 anni ha iniziato un percorso di transizione di genere, raccontandolo con video molto cliccati e commentati su TikTok ma anche su Istagram. (La Repubblica)
Forse è proprio qui la risposta: abbiamo bisogno davvero di questo, del GIUDIZIO DEGLI ALTRI. Di Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina (Famiglia Cristiana)
Si è sparato con la pistola del papà, una guardia giurata. I motivi che hanno portato al suicidio Davide Garufi sono ancora tutti da chiarire e per questo la procura di Monza ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. (MilanoToday.it)
Le indagini relative alle responsabilità di terzi nel portare il giovane a togliersi la vita, non sono collegate ai messaggi apparsi sui social media, dove il 21enne aveva raccontato la sua esperienza di transizione di genere. (Tiscali Notizie)
Davide Garufi, un giovane ragazzo transessuale, si è tolto la vita pochi giorni fa. Sembra che, come ha rimarcato la famiglia, all'estremo gesto abbia contribuito in modo significativo anche l’odio ricevuto online, in particolare su TikTok, il social che utilizzava per raccontare la sua personale ricerca dell’identità di genere. (Today.it)
Ora invece per ogni singola cosa che tu faccia vieni sempre giudicato e preso in giro. Non rig… (La Stampa)