Jannik Sinner e il doping, nuova rivelazione: "Ho rischiato di perdere il controllo"
Il campione si racconta in un’intervista tv. E fornisce un’altra versione sulla vicenda Clostebol . In attesa della decisione definitiva Jannik Sinner si confessa a cuore aperto. E racconta la difficoltà di concentrarsi sul caso doping per la pomata al Clostebol, caso sul quale la Wada ha annunciato ricorso: «Io quest’anno ho capito tante cose. Ero in una situazione molto difficile e delicata prima dello US Open, per i mesi precedenti, dove ho fatto fatica a comprendere quello che stava succedendo. (OGGI)
Se ne è parlato anche su altre testate
Jannik Sinner ha attraversato un 2024 da favola, riuscendo a conquistare i primi tornei Slam in carriera e collezionando un’altra serie di vittorie impressionanti che l’hanno issato in vetta al ranking ATP dallo scorso maggio e ad oggi domina la classifica con diversi punti di vantaggio sui rivali. (MilanLive.it)
Intanto, il campione altoatesino continua a dominare il circuito, confermandosi come il tennista più forte e costante del momento. In un’intervista a cuore aperto concessa a Sky Italy, in onda oggi 25 ottobre, Jannik Sinner ripercorre gli ultimi mesi della sua carriera: dal caso di positività fino all’assoluzione dell’ITIA. (LiveTennis.it)
«All'inizio è stato difficile perché non sapevo cosa sarebbe successo con il team, non sapevo come comportarmi e non potevo aprirmi - ha raccontato Sinner in una intervista a Sky Sport qualche giorno prima del ricorso Wada -. (Il Centro)
Jannik Sinner ha rilasciato un’intervista alla Stampa che lo definisce “il numero uno della porta accanto”. «Perché piaccio alla gente? Forse perché sono uno normale». L’antidivo Jannik allora prova a definire la “normalità”. (IlNapolista)
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo Klaus Davi 26 ottobre 2024 (Liberoquotidiano.it)
L’intervista risale al 18 settembre ed è stata realizzata a Milano, al grattacielo Gioia 22, negli spazi di Intesa San Paolo, partner della produzione. mi diverto, il gioco è ancora un hobby per me”. (La Stampa)