Telegram sotto indagine a Bruxelles: violazione del Dsa
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Il vero problema di Pavel Durov sono le regole digitali europee. Il Ceo di Telegram, arrestato a Parigi lo scorso 24 agosto, deve affrontare la questione penale sollevata dalle inchieste francesi, ma ora c’è anche l’indagine di Bruxelles, che potrebbe avere conseguenze non solo per lui, ma per il futuro di Telegram stesso. Secondo quanto riportato dal Financial Times la Commissione europea sta indagando infatti su una presunta violazione da parte della piattaforma di Durov del Digital Serveces Act (Dsa). (Panorama)
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Svolta nel caso Telegram. Il miliardario franco-russo Pavel Durov, fondatore e Ceo dalla app di messaggistica arrestato sabato sera all'aeroporto Le Bourget in Francia, è stato rilasciato dalla polizia e trasferito al tribunale di Parigi in vista di una sua possibile incriminazione. (Secolo d'Italia)
Pavel Durov, il fondatore della popolare applicazione di messaggistica Telegram, sarebbe indagato anche per violenze gravi su uno dei suoi figli. L’indagine, aperta recentemente, riguarda episodi avvenuti a Parigi (Nicola Porro)
Un patrimonio stimato nel 2022 a 15,1 miliardi di dollari, quasi 1mln di utenti per Telegram fondata con il fratello Nikolai che non ha lasciato la Russia, l'editorialista del Corsera Federico Rampini, già vicedirettore del Sole 24Ore e corrispondente di Repubblica, nel suo ultimo articolo presenta Pavel Durov - la cui sorte, dopo l'arresto sabato scorso in Francia, sta tenendo il mondo intero col fiato sospeso - come un "piccolo Musk o Zuckerberg russo". (Il Giornale d'Italia)
La vicenda di Pavel Durov e di Telegram, come hanno scritto su il manifesto di ieri (martedi 27 agosto) Luigi De Biase e Juan Carlos De Martin, va approfondita seriamente, trattandosi di un peculiare servizio di messaggistica protetto di notevole successo. (articolo21)
Come si legge in una nota della procuratrice Laure Beccuau, l'imprenditore tech, classe 1984, deve rispondere di complicità nella gestione di una piattaforma online che consente di eseguire transazioni illecite; rifiuto di comunicare alle autorità competenti informazioni o documenti per eseguire intercettazioni; complicità nel compimento di reati che vanno dalla diffusione di materiale pedopornografico al traffico di stupefacenti, dalle frodi all'associazione a delinquere; riciclaggio di denaro; fornitura di servizi e strumenti di crittografia non autorizzati dalle autorità locali. (WIRED Italia)
Un tribunale francese ha deciso di formalizzare le indagini a suo carico per diversi capi di accusa. Il fondatore di Telegram al momento è stato scarcerato. (Fanpage.it)