Kamala Harris, il silenzio della grande sconfitta che non vuole ancora arrendersi: dalla telefonata del 2020 a Biden al ko con Donald

«Ce l'abbiamo fatta». Era il 2020 e la telefonata di Kamala Harris a Joe Biden sanciva la sconfitta di Trump. Questa volta l'aspirante presidente non riceverà alcuna chiamata dal suo vice. Lei ha deciso di non parlare subito. Manca il risultato definitivo, certo, ma Kamala Harris non vuole arrendersi e non concede ancora la vittoria a Donald Trump. Lo farà, probabilmente domani (seguendo il fuso americano, questa sera per l'Italia), perché l'evidenza dei dati non alimenta alcuna speranza. (ilgazzettino.it)

Su altre fonti

Lo ha annunciato il co-presidente della sua campagna, Cedric Richmond, parlando alle persone ancora radunate alla Howard University di Washington, dove era stato allestito il cosiddetto "watch party" della notte elettorale. (Corriere TV)

"Crediamo in voi, continuiamo a sperare, ci sono ancora altri stati, la vicepresidente non parlerà stasera. Kamala Harris spalle al muro nelle elezioni americane 2024. Donald Trump si avvicina alla vittoria, secondo le ultime proiezioni ha vinto anche la Pennsylvania, e la candidata democratica, che rimane in silenzio alla fine della giornata, rimane aggrappata alle residue speranze. (Adnkronos)

I seggi si sono chiusi da poco e ci vorrà ancora del tempo prima di scoprire chi ha vinto le elezioni USA 2024: chi tra Kamala Harris o Donald Trump sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca? Mentre continua lo spoglio, ecco cosa succederebbe se a spuntarla fosse la candidata democratica Kamala Harris, vicepresidente in carica e prima donna a poter ricoprire il prestigioso incarico. (Fanpage.it)

Elezioni americane 2024, Harris non parla per ora: Blue Wall ultima speranza, cos’è

Poi sull’affollatissimo campus della Howard University, l’accademia afroamericana di Washington scelta dalla Harris per il suo election party, comincia la grandinata delle cattive notizie. Il sogno di Kamala Harris di capovolgere le previsioni della vigilia – leggermente favorevoli a Donald Trump — si infrange fin dall’inizio degli scrutini: la speranza di sottrarre ai repubblicani il North Carolina svanisce in una manciata di minuti. (Corriere della Sera)

Il co-presidente della campagna elettorale di Harris, Cedric Richmond, ha confermato che la vicepresidente non parlerà fino alla mattinata americana del 6 novembre (tardo pomeriggio in Italia), rimandando il discorso che concederà la vittoria all’avversario. (Io Donna)

L’incubo democratico si ripete, quasi identico al 2016. Né Clinton né Harris si sono presentate alla festa organizzata per loro, nonostante entrambe attendessero dietro le quinte, convinte di essere sul punto di sconfiggere Donald Trump (Giornale di Sicilia)