Il "dubbio" sui prezzi delle patatine di due famosi marchi al supermercato
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Grazie alla segnalazione di un whistleblower (solitamente una persona che segnala in maniera anonima comportamenti illeciti, frodi o attività non etiche all'interno di un'organizzazione), l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha avviato un'istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata per una presunta intesa restrittiva della concorrenza. Questa intesa sarebbe relativa alla produzione e alla commercializzazione di patatine a marchio privato prodotte per conto delle catene della grande distribuzione organizzata (Today.it)
Ne parlano anche altre fonti
L’Antitrust, grazie alla segnalazione di un whistleblower, ha avviato un’istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata per una presunta intesa restrittiva della concorrenza relativa alla produzione e alla commercializzazione di patatine a marchio privato prodotte per conto delle catene della GDO. (LA STAMPA Finanza)
L'Antitrust contro Amica Chips e Pata Mantenere i prezzi al di sopra della concorrenza, per spartirsi poi la clientela: ecco l’accusa dell’Autorità garante della Concorrenza e del mercato a due grandi brand dell’industria, Amica Chips e Pata. (Gambero Rosso)
A cura di Giovanni Turi Un coordinamento sui prezzi di vendita delle buste di patatine chips per ripartirsi i clienti, alterando e restringendo la sfera concorrenziale. (Fanpage.it)
Significa che (per ora è un dubbio) le due aziende avrebbero concordato tra loro le proposte di prezzo da presentare ai buyer delle catene della grande distribuzione per la vendita, a livello nazionale. (il Giornale)
L’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, grazie alla segnalazione di un whistleblower (soggetto che ha segnalato il presunto comportamento illecito), ha avviato un’istruttoria nei confronti di Amica Chips e Pata per una presunta intesa restrittiva della concorrenza relativa alla produzione e alla commercializzazione di patatine a marchio privato prodotte per conto delle catene della Gdo. (Corriere della Sera)
L'istruttoria Da quanto dichiarato in un comunicato dalla stessa Agcm, gli accertamenti avrebbero preso il via da una notizia arrivata da parte di un cosiddetto "whistleblower", soggetto di solito interno alle organizzazioni di cui segnala comportamenti illeciti, frodi o attività non etiche, spesso in maniera anonima. (QuiFinanza)