Guardate questa mappa. Votare per Trump è stato più di un dito medio all’élite

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Nicola Porro ESTERI

Guardate questa mappa. Sarò sempre dalla parte dei poveri, maleducati, sfavoriti, spazzatura bianca e nera del cuore, sognando di rovesciare i loro padroni costieri. Votare per Donald Trump questa volta ha significato molto più di un semplice dito medio rivolto all’élite, come 8 anni fa. Ora, le ondate di voto hanno creato uno Stalingrado per la sinistra da Marx a Pol Pot a Obama. Il mondo forgiato dai globalisti diventerà presto un ricordo distopico che spaventerà alcuni bambini in Oklahoma nelle notti d’inverno, una storia raccontata dai nonni quando Netflix non funziona. (Nicola Porro)

Su altri giornali

Lo spettro del 6 gennaio 2020 era naturalmente presente, e nessuno poteva prevedere quello che poteva succedere se Trump avesse se perduto. Dopo la facile vincita di Trump, non ci sono state né sommosse e né incidenti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ora però, quando gli eventi e le news hanno ripreso a scorrere più lentamente, si può allargare lo sguardo. La attualità lo esigeva. (ilmessaggero.it)

“La rivincita del Maverick” è un evento organizzato dall’associazione “Il prisma” che si terrà venerdì 22 novembre alle ore 21 nella Sala conferenze della Biblioteca civica di Castellanza, in piazza Castegnate 2/b. (varesenews.it)

Una forte lesione al corpo della democrazia americana (di A. De Mattia, IAI)

Molle, queste elezioni Usa hanno segnato una autentica valanga pro-Trump. Si trova a governare da una posizione ancora più forte rispetto al primo mandato. L’impressione che si ha che sarà un secondo mandato più radicale, forte del consenso ottenuto, rispetto al primo. (Nuovi Lavori)

Non perché sia donna, anzi; magari fosse possibile schierare la più importante statista d’Europa degli ultimi vent’anni, Angela Merkel (quella dei vent’anni precedenti, Margaret Thatcher, purtroppo è morta). (Corriere della Sera)

(di Angelo de Mattia) (L'HuffPost)