Blair: "Il vero leader non dà alla gente ciò che vuole ma ciò di cui ha bisogno"
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In una democrazia il capo del governo viene perlopiù nominato dal capo dello Stato o eletto dal Parlamento; governare non richiede altre qualifiche: io divenni primo ministro senza avere alcuna precedente esperienza di governo. I leader non partono dalla gavetta, imparando lungo la strada e valutando obiettivamente le loro capacità: arrivano al potere e si arrangiano. Lo stesso vale per molti, se non la maggioranza, dei ministri, anche se dirigono grandi ministeri e controllano grandi budget. (il Giornale)
Su altre testate
Sulla scrivania, tra la sua immagine trasformata in personaggio dei Simpson e la foto con Nelson Mandela, Tony Blair ha le copie del suo ultimo libro in uscita oggi in tutto il mondo, On leadership. Rispetto ai dieci anni a Downing Street (1997-2007), e al tempo delle sue tre vittorie elettorali consecutive, ha meno capelli ma è più magro. (Corriere della Sera)
Lo afferma l’ex premier britannico, intervistato dal Corriere della sera, in occasione dell’uscita suo libro in tutto il mondo: On leadership. A suo avviso è “giusto supportare qualsiasi soluzione, qualsiasi tattica che faccia sì che Vladimir Putin non possa proseguire la sua politica aggressiva, e sia invece indotto a venire a patti. (L'Opinione delle Libertà)
Blair crea il New Labour, un partito che oltre alle tradizionali istanze sociali guarda anche alla libertà economica e d'impresa, spostando i laburisti verso il centro. Blair a 43anni diventa il primo ministro più giovane del paese dal 1812. (Corriere TV)
Ignorare le cattiverie dei… (la Repubblica)
La sua elezione, dopo 18 anni ininterrotti di governo conservatore, venne vista come una boccata d’aria fresca da quella working class britannica che non aveva mai digerito il neoliberismo della “Lady di ferro” Margaret Tatcher. (Inside Over)