Stellantis, cresce la mobilitazione per lo sciopero di domani: in mille da Cassino al corteo di Roma

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Ponte sullo Stretto

In mille alla volta della Capitale per la manifestazione di domani, venerdì 18 ottobre: il giorno dello sciopero generale del settore automotive. A distanza di 13 anni, i sindacati scendono nuovamente in piazza e questa volta con loro ci saranno anche i sindaci del territorio. Da Cassino sono circa mille gli operai metalmeccanici che hanno confermato la loro presenza: sette i pullman organizzati dalla Uilm-Uil, altrettanti dalla Fiom-Cgil. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sulla manovra: "Il governo ha inserito la marcia indietro incompatibile con ambiente e lavoro" (Il Sole 24 ORE)

Fiom, Fim e Uilm tornano in piazza venerdì dopo più di trent’anni. In questo momento chi legifera dovrebbe sostenerci trovando, nelle proposte che abbiamo avanzato, una … (Il Fatto Quotidiano)

Al presidio hanno partecipato anche i cassintegrati della Lear e di altre aziende dell'indotto. L'iniziativa è stata organizzata unitariamente da tutte le sigle sindacali metalmeccaniche, alla vigilia dello sciopero generale nazionale di domani, venerdì 18 ottobre, con manifestazione a Roma (La Repubblica)

Sciopero generale automotive: in piazza anche tutta l’opposizione

"Stessa linea della destra? Io ho ascoltato carezze dalla destra all'audizione di Tavares in Parlamento". "Vorrei che rispettassero gli impegni che hanno preso e domani saremo con i lavoratori in piazza a Roma". (Civonline)

Domani, venerdì 18 ottobre, saranno a Roma per uno sciopero e una manifestazione nazionale. Oggi, giovedì 17 ottobre, hanno sfilato sotto la pioggia fino alla Palazzina di corso Agnelli per un'assemblea pubblica sotto la pioggia. (Today.it)

Uno sciopero contro Stellantis, che continua ad annunciare cassa integrazione in tutti gli stabilimenti e ritarda gli investimenti, e contro il governo Meloni e il ministro Urso che dall’agosto 2023 annuncia un accordo con Stellantis per produrre un milione di veicoli senza mai averlo neanche trattato. (il manifesto)