Riforma del voto in condotta, Vecchioni: “Giusto che il 5 significhi bocciatura, ma i veri problemi della scuola sono altri, come gli stipendi dei docenti che sono una vergogna mondiale”
Riforma del voto in condotta, Vecchioni: “Giusto che il 5 significhi bocciatura, ma i veri problemi della scuola sono altri, come gli stipendi dei docenti che sono una vergogna mondiale” Di Roberto Vecchioni, cantautore e docente, ha espresso il suo parere sulla riforma del voto in condotta durante la trasmissione “In Altre Parole” su La7. Senza mezzi termini, ha liquidato la questione come “lana caprina“, minimizzando l’importanza del cambio di denominazione dei voti (“dal 9 all’ottimo, dal 7 allo discreto, chi se ne frega “) e della possibilità di bocciatura per 5 in condotta. (Orizzonte Scuola)
Ne parlano anche altri media
A cura di Peppe Pace Decine di scatole sulle quali gli insegnanti hanno segnato i loro punteggi sono state ammassate davanti alla porta dell'Ufficio Scolastico Regionale a Napoli. È la protesta che i docenti precari hanno messo in scena per chiedere lo stop ai nuovi concorsi. (Fanpage.it)
Nel dicembre 2023 viene bandito il concorso le cui prove scritte sono state sostenute dai docenti nel marzo del 2024.2. (Merateonline)
«La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione per far fronte alla mancata conformità dell'Italia alla clausola 5 dell’accordo. Ma occorre inoltre specificare che la Commissione non ha alcuna competenza diretta per imporre all’Italia di assumere insegnanti a tempo determinato su base permanente, né di applicare una determinata procedura o determinati criteri per l'assunzione degli insegnanti». (Unione Monregalese)
“Noi chiediamo Innanzitutto dignità al merito: siamo insegnanti che abbiamo superato un concorso pubblico, abbiamo superato una prova scritta e una prova orale. (Tecnica della Scuola)
Idonei concorso 2023, il Parlamento dà l’ok a un ordine del giorno di Fratelli d’Italia per avviare il confronto con l’Europa Di “Questo ordine del giorno impegna il Governo ad avviare in tempi brevi una procedura di confronto con la Commissione Europea “, ha dichiarato Bucalo, sottolineando l’importanza di trovare una soluzione per i migliaia di candidati che hanno superato il concorso ordinario del 2023 e attendono di essere immessi in ruolo. (Orizzonte Scuola)
Sono molti i docenti precari che hanno svolto il concorso dell’anno scorso risultando idonei non vincitori che sono sul piede di guerra. Lo scorso 27 settembre c’è stata una manifestazione di questi docenti, che si lamentano perché sono praticamente costretti a fare un altro concorso perché le graduatorie purtroppo comprendono soltanto i vincitori. (Tecnica della Scuola)