Mondiali ciclismo donne: Longo Borghini da applausi, poi è terza. Kopecky firma il bis
Elisa Longo Borghini lotta e fa sognare l'Italia, ma a Zurigo trionfa ancora Lotte Kopecky. La belga, iridata uscente, si conferma regina della prova in linea femminile nei Mondiali di ciclismo su strada in Svizzera dopo 154,1 km e una serratissima volata a sei. L'azzurra chiude con un ottimo terzo posto, preceduta anche dalla statunitense Chloe Dygert. Per la piemontese della Lidl-Trek è il terzo bronzo iridato: un risultato già raggiunto nel 2012 e nel 2020. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altre testate
Incredibilmente, per la tradizione della nazione in campo femminile e per il talento a disposizione, la rappresentativa dei Paesi Bassi ha chiuso la gara zurighese senza portare a casa neppure una medaglia, con la migliore delle arancioni, Demi Vollering, che ha chiuso al quinto posto. (SpazioCiclismo)
UOMO DELL’EQUILIBRIO – Udinese-Inter ha visto tra i suoi titolari anche Mkhitaryan. Una scelta per certi versi sorprendente di Inzaghi, vista la condizione non certo brillante del numero 22. Ma ben ponderata. (Inter-News)
Un Mondiale bellissimo, quattro ore vissute in apnea, ciclismo allo stato puro. La più brava di tutte è stata ancora una volta Lotte Kopecky, abilissima nel resistere agli attacchi della coppia Vollering-Longo Borghini e poi semplicemente chirurgica nel vincere la volata. (Eurosport IT)
Lotte Kopecky (Belgio) si riconferma Campionessa del Mondo in una giornata segnata dalla pioggia e dal ricordo di Muriel Furrer. La belga batte in volata Chloé Dygert (Stati Uniti) e la nostra Elisa Longo Borghini, splendida medaglia di bronzo. (Cicloweb.it)
Tina Ruggeri di InBici ha intervistato Elisa Longo Borghini, che ha conquistato la medaglia di bronzo nella prova in linea della categoria donne élite ai Mondiali 2024 di ciclismo, andata in scena a Zurigo, in Svizzera, chiudendo alle spalle della belga Lotte Kopecky, oro, e della statunitense Chloé Dygert, argento. (OA Sport)
In Udinese-Inter un solo episodio arbitrale, se così si può chiamare, ossia quello che ha coinvolto Henrikh Mkhitaryan. (Inter-News)