Termovalorizzatore di Roma, aperta un’indagine dalla Commissione parlamentare sulle Ecomafie

Ecomafie, una inchiesta della commissione parlamentare sul termovalorizzatore di Roma. La Commissione parlamentare Ecomafie aprirà un focus sull’opera del nuovo inceneritore che sarà realizzato a Santa Palomba. L’annuncio arriva dal parlamentare della Lega per Salvini, Jacopo Morrone, presidente della Commissione d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, con riferimento alla relazione finale dell'inchiesta sui 'Rifiuti di Roma Capitale e Malagrotta'. (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altre testate

Nello specifico, non lo nascondo, sono emerse notizie di stampa che ci dicono che ci sono vari problemi per quanto riguarda il focus su Santa Palomba». «È un'inchiesta - ha spiegato il presidente Jacopo Morrone - che riguarda innanzitutto i termovalorizzatori in generale su piano nazionale. (Corriere Roma)

Da un lato c’è il faldone di 408 pagine con la relazione finale della commissione parlamentare d’inchiesta Ecomafie sui rifiuti di Roma Capitale e Malagrotta: cinquant’anni di storia della gestione fallimentare dell’immondizia in città dall’apertura della discarica alla sua chiusura nel 2013, definita «doverosa», fino a oggi, riepilogando costi, contenziosi, disavventure del piano impianti, ruolo di Ama. (Il Sole 24 ORE)

Alle nuove elezioni a Roma manca una vita, visto che si voterà tra l’aprile e il giugno 2027, come da circolare del Viminale. Ma il rapporto con il sindaco Roberto Gualtieri e il Pd è già un grande problema per i 5Stelle. (Il Fatto Quotidiano)

Rifiuti, la commissione Ecomafie apre un’inchiesta sul termovalorizzatore di Roma. «Ma i nuovi impianti servono»

“Il mondo guarda Roma: stop all’inceneritore, sì all’economia circolare!”. Da quando il Comune di Roma, e più precisamente l’attuale giunta Gualtieri, ha annunciato la costruzione di un inceneritore (o termovalorizzatore) a Santa Palomba, e i cui lavori di realizzazione dovrebbero cominciare a marzo 2025, nella Capitale (e non solo) si è formato un ampio fronte di opposizione. (EconomiaCircolare.com)

Roma. «Importante la decisione della commessione bicamerale Ecomafie di accogliere la nostra richiesta di aprire un filone d’inchiesta su alcuni inceneritori d’Italia, compreso quello di Acerra. Una scelta che assume ancor più valore anche alla luce della dichiarazione del gestore dell’inceneritore di Acerra, che qualche giorno fa ha annunciato di voler incrementare di 100mila tonnellate la quantità dei rifiuti attualmente inceneriti, oggi pari a circa 800mila tonnellate». (Impresa Italiana)

In una nota, Rete Tutela Roma Sud ha reso pubblicato la richiesta che ha posto ai sindaci di Area e Pomezia di intervenire affinché la Regione Lazio approvi la perimetrazione dell’area di salvaguardia del campo pozzi “Laurentino” che serve gli acquedotti dei due Comuni. (Eco dalle Città)