La farsa delle elezioni in Tunisia: così Meloni si assicura il gendarme dei migranti

La farsa delle elezioni in Tunisia: così Meloni si assicura il gendarme dei migranti
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Una sfida a tre, ma solo sulla carta. Le elezioni in Tunisia sono fissate per il 6 ottobre e sulle schede elettorali i cittadini troveranno i nomi del presidente in carica Kais Saied, del nazionalista di sinistra Zouhair Magzhaoui e di Ayachi Zammel. Il secondo viene considerato un candidato fantoccio vicino al presidente. Zammel invece, leader del partito liberale, si trova in carcere da settimane e lì resterà mentre i tunisini si recano alle urne. (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il presidente uscente tunisino Kais Saied, candidato ad una riconferma che sembra scontata, ha votato questa mattina insieme alla moglie, al seggio della scuola elementare Ennasr 1 ad Ariana. Si registra intanto una discreta affluenza ai seggi nella capitale, mentre le operazioni di voto proseguono regolarmente. (Il Piccolo)

Con i principali oppositori politici incarcerati o esclusi dalle urne, il presidente della Tunisia in carica, Kais Saied, verrà probabilmente confermato al vertice del suo Paese PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

Lo caricano su un’auto nera che l’aspetta sulla pista e lo portano subito dal presidente della commissione elettorale di Tunisi: «Dobriden, vi porto i saluti del mio presidente. Lo storico deputato della Duma, l’uomo che da anni organizza le elezioni farsa in Russia. (Corriere della Sera)

Tunisia al voto. Ghazi Ben Ahmed: "L'Ue non segua la linea Meloni, Kais Saied vincerà elezioni farsa"

Tutte le strade portano alla vittoria del capo di Stato uscente Kais Saied alle elezioni presidenziali tunisine del 6 ottobre, non foss’altro per l’esclusione della maggioranza di candidati. Nei seggi, i votanti troveranno soltanto la scheda di Zouhair Maghzaoui, ex parlamentare della sinistra panarabista che ha a lungo sostenuto Saied, ma che ora assume una posizione più critica nei confronti del presidente. (Rivista Africa)

In un caldo venerdì mattina, presso la moschea Al-Fateh di Tunisi, la scena è rivelatrice: chi arriva tardi deve accontentarsi di uno spazio sul marciapiede. Ali, un uomo di 75 anni, è tra coloro che, nonostante l'assembramento, ha trovato il tempo per riflettere su una politica che sembra distante dai problemi reali del popolo. (Famiglia Cristiana)

Il suo sostegno a Kais Saied è non solo riprovevole, ma mina anche l'un… “Di fronte alla deriva autoritaria di Kais Saied in Tunisia e alla parodia delle elezioni presidenziali, è imperativo che l'Unione Europea riveda la sua posizione nei confronti di questo Paese. (L'HuffPost)