Bpm, Caltagirone e Delfin blindano Monte dei Paschi

Milano – Il Tesoro avvia la terza «procedura accelerata di raccolta ordini» (Abb) per cedere un altro 15% del Monte dei Paschi, a circa 1,1 miliardi: a un prezzo addirittura a premio del 5% sulla chiusura rialzista di Mps di ieri. E dopo un cda straordinario, Banco Bpm ne acquista il 5%, diventandone il perno industriale, a fianco della controllata Anima, che prenderà un 3%, e di Caltagirone e De… (la Repubblica)

Su altre fonti

Ieri il Tesoro ha annunciato la terza cessione, pari al 15% del capitale, che porterà la quota in mano pubblica dal 26,9% al 11,7% per rispettare gli accordi di calo sotto il 20% entro l’anno presi con la Commissione Ue. (Il Fatto Quotidiano)

Sul tavolo, a quanto si apprende, il dossier Mps, con il mercato che guarda alla banca guidata da Giuseppe Castagna come possibile acquirente di una parte della quota del 7% messa in vendita dal Tesoro, poi salita al 15 per cento. (Il Sole 24 ORE)

Nell’ambito dell’iniziativa è previsto che il ministero dell’economia e delle finanze si impegni con il global coordinator e bookrunner a non vendere sul mercato altre azioni della banca senese per un periodo di 90 giorni senza il consenso dello stesso global coordinator e bookrunner e salvo esenzioni, come da prassi di mercato. (Italia Oggi)

Mps, il Mef mette sul mercato un altro 7% del capitale e scende sotto al 20%

Lo si legge in un comunicato del Mef. La partecipazione detenuta dal ministero dell'Economia e Finanze Mps scende dal 26,7% all'11,7% circa del capitale sociale con l'operazione di collocamento effettuata oggi con la procedura accelerata ai blocchi. (Tiscali Notizie)

Da inizio anno il valore della banca è cresciuto del 70%. Agli attuali valori di borsa un’operazione da quasi mezzo miliardo (482 milioni). (Il Fatto Quotidiano)

Il Tesoro ha infatti messo in vendita tramite Accelerated bookbuilding circa il 7% del capitale di Siena, mossa che consente al Governo di scendere dall’attuale 26,9% al 19,9%, così rispettare gli impegni fissati da Bruxelles, che prevedevano la riduzione sotto la quota del 20 per cento entro fine anno. (Il Sole 24 ORE)