Moriremo orbaniani. Anche la Romania fa un passo verso la Russia: il filo-putiniano Georgescu vince il primo turno
Trentacinque anni dopo la violenta caduta del regime comunista di Nicolae Ceaușescu e l’instaurazione di una democrazia filo-europeista, la Romania si riavvicina all’orbita della Russia, allontanandosi un po’ di più dall’Unione Europea e dall'Occidente in generale. È questo il dato significativo che emerge dal primo turno delle presidenziali rumene. Il ca… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
Calin Georgescu ha sorpreso la popolazione rumena raggiungendo il 22.9 per cento dei voti nel primo turno delle elezioni presidenziali, dopo che durante la campagna elettorale era stata ignorato dai media. (ilmessaggero.it)
Certo, lo spostamento di alcuni Paesi dell’Est su posizioni poco solidali nei confronti di Kiev è un segnale preoccupante. (Corriere del Ticino)
Al primo turno delle elezioni presidenziali hanno votato più di nove milioni di cittadini romeni, circa la metà degli aventi diritto di voto (l'affluenza alle urne si attesta al 52%). Georgescu vince il primo turno delle elezioni in Romania con il 22,59% dei voti (Il Giornale d'Italia)
Un trionfo a sorpresa, anche se parziale. L'8 dicembre se la vedrà con Elena Lasconi, del centro-destra. Sconfitto l'attuale premier Ciolacu (Open)
Dopo aver votato sulla scheda elettorale pensava di non dover fare più niente, invece eccolo sommerso di richieste di autografi e selfie. Dome… (La Repubblica Firenze.it)
Terremoto politico, tsunami, choc: sono questi i termini che prevalgono all’indomani del primo turno delle presidenziali in Romania, vinte a sorpresa dall’esponente di estrema destra filorusso Calin Georgescu, praticamente uno sconosciuto fino al momento della sua candidatura, che andrà al ballottaggio l’8 dicembre con Elena Lasconi, sindaca e politica di centrodestra, ritenuta anche lei una outsider alla vigilia, ma che è riuscita nell’impresa di arrivare seconda. (QUOTIDIANO NAZIONALE)