130.000 bambini intrappolati nel Nord di Gaza

La situazione nel nord di Gaza non consente più alle persone di sopravvivere. Sappiamo che ci sono circa 130.000 bambini sotto i 10 anni intrappolati in drammatiche condizioni, in una zona quasi del tutto inaccessibile agli operatori umanitari, dove non arrivano cibo o forniture mediche, nonostante i continui allarmi sul rischio carestia. Nord di Gaza: cosa è successo in 50 giorni di assedio Dal 6 ottobre 2024, i bambini che vivono nella parte settentrionale della Striscia e nei governatorati, sono stati quasi completamente tagliati fuori dalla distribuzione di cibo, acqua e medicine, quando le forze israeliane hanno dichiarato l'area zona militare chiusa. (Save the Children Italia)

Su altre fonti

Già costretti a lasciare le loro case a causa delle bombe e per gli ordini di sfollamento, bambini e famiglie devono fare i conti con le scorte di forniture bloccate al confine, sotto l’acqua e il freddo, aiuti umanitari che potrebbero aiutare i più piccoli a superare questo inverno. (Save the Children Italia)

Il clan di Yasser Abu Shabab è sempre stato potente al di qua e al di là della frontiera. Perché prima che Hamas togliesse con le armi il dominio su Gaza all’Autorità palestinese, prima che il premier israeliano ordinasse l’offensiva in risposta ai massacri del 7 ottobre di un anno fa, Abu Shabab manovrava sigarette e armi, droga e medicine nei tunnel che passavano sotto il deserto, sotto le barriere del valico di Rafah con l’Egitto, percorreva le piste che attraversano la penisola del Sinai. (Corriere della Sera)

Sin dalla sua istituzione da parte delle Nazioni Unite nel 1977, la Giornata serve come promemoria globale dei diritti inalienabili del popolo palestinese, nonché della continua speranza di una risoluzione pacifica all’instabilità che perdura da decenni. (Vatican News - Italiano)

"Israele ha bloccato il 90% degli aiuti umanitari. A Gaza situazione miserabile". L'allarme dell'ONU

Negli ultimi due giorni migliaia di tende di famiglie palestinesi sfollate a causa dell’offensiva israeliana contro Gaza sono state spazzate via dal mare agitato, dalle piogge torrenziali e dal vento. Gli sfollati avevano scavato dei canaletti per far defluire l’acqua lontano dalle tende, ma non è servito ad evitare la nuova catastrofe. (il manifesto)

“Tra 50mila e 75 mila persone sono intrappolate a Gaza Nord, senza cibo, acqua, energia elettrica. I bambini stanno morendo di fame e ogni tentativo di portare aiuti viene bloccato dalle autorità israeliane”. (Il Fatto Quotidiano)

La situazione è più che miserabile". L'UNRWA ha dichiarato che "le autorità israeliane hanno respinto 82 dei 91 tentativi delle Nazioni Unite di inviare aiuti nel nord di Gaza tra l'inizio di ottobre e il 25 novembre. (Fanpage.it)