“Ecco come Trump vuole trattare la stampa libera”: l’addio al Washington Post dopo il “bavaglio” di Bezos

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Lettori che annullano l’abbonamento, giornalisti di punta della redazione indignati, mentre uno dei cronisti veterani della testata si è dimesso. Una scelta “facile”, ha detto, date le circostanze. Il Washington Post è in subbuglio dopo la decisione del proprietario Jeff Bezos di archiviare la tradizione del giornale, ininterrotta dal 1976 (ad eccezione del 1988 nella sfida George HW Bush e Michael Dukakis, in cui non si espresse a favore di nessuno dei due), di sostenere il candidato democratico. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

WASHINGTON. Che una cosa del genere possa accadere al Washington Post, uno dei quotidiani con la migliore reputazione del mondo, è insieme una sorpresa e uno scandalo. (La Provincia Pavese)

“Follow the money”. Una pagina gloriosa del giornalismo americano, diventata epica, anche per chi non fa questo mestiere, dopo Tutti gli uom… (la Repubblica)

«Credo che dovremmo capire chiaramente che questo è l’inizio di come Donald Trump controllerà i media, specialmente quelli controllati a propria volta da interessi di corporation. (il manifesto)

In passato Trump ha attaccato molte volte Bezos, che ora si è piegato". "Un paio di giorni fa Donald Trump ha incontrato i dirigenti di Blue Origin, la compagnia di Jeff Bezos che fa attività spaziali e dipende dalle commesse dello stato. (la Repubblica)

Beppe Grillo: «Conte può farsi il suo partito. (La Verità)

La scelta di dimettersi da editorialista di Robert Kagan, intervistato da Repubblica…. Niente endorsement per Washington Post e Los Angeles Times. (Primaonline)