L'assistenza sanitaria per le persone senza dimora riceve l'ok della Camera: grande conquista di civiltà

L’approvazione all’unanimità alla Camera della proposta di legge del Partito Democratico, a prima firma di Marco Furfaro, rappresenta una svolta storica per il nostro Paese. Questa legge estende l’assistenza sanitaria alle persone senza dimora, colmando una lacuna che ha escluso fin troppo a lungo migliaia di cittadini dall’accesso ai servizi sanitari di base. Elly Schlein, segretaria del PD, ha definito questa legge “una grande conquista di civiltà che renderà il nostro sistema sanitario nazionale ancora più giusto e inclusivo“. (Partito Democratico)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quasi 96mila persone, il 62% delle quali italiane. Sarebbero queste le dimensioni della popolazione che in Italia è esclusa dal sistema sanitario nazionale perché senza fissa dimora. (Ohga!)

È stata approvata ieri sera alla Camera la proposta di legge A.C. 433 “Disposizioni in materia di assistenza sanitaria per le persone senza dimora”, della quale il primo firmatario è l'onorevole Furfaro. (La Difesa del Popolo)

La sperimentazione riguarda 14 città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia). Semaforo verde all’unanimità della Camera dei deputati con 227 sì alla proposta di legge del Pd per l’assistenza sanitaria alle persone senza fissa dimora. (Il Sole 24 ORE)

Approvata l'assistenza sanitaria per i clochard: Mollicone (Fdi) avrebbe voluto chiuderli in “centri rifugio”

La deputata del Movimento 5 Stelle, Gilda Sportiello, ha espresso oggi la sua posizione riguardo alla proposta di legge sull’assistenza sanitaria per le persone senza dimora durante le dichiarazioni di voto alla Camera (AssoCareNews.it)

Con l’approvazione all’unanimità della proposta di legge 433 alla Camera si avvicina anche per i senza dimora la possibilità di poter avere un medico di base. L’iniziativa del deputato Pd Marco Furfaro, infatti, prevede anche per chi non ha una residenza anagrafica di potersi iscrivere alle liste degli assistiti delle Asl. (Vita)

L’“incantesimo” di concordia parlamentare a favore delle esigenze minime delle persone più fragili è stato rotto nei giorni scorsi dal deputato romano di Fratelli d’Italia che avrebbe voluto destinare le persone senza fissa dimora in “centri rifugio” sorvegliati dalle guardie. (Tiscali Notizie)