Cannabis, il Tar del Lazio accoglie il ricorso degli imprenditori

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Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso degli imprenditori della cannabis e ha sospeso il decreto varato del governo sul Cbd. L’olio di cannabidiolo era stato inserito tra le sostanze stupefacenti a rischio abuso dal ministero della Salute. Vittoria per il settore della canapa industriale L’istanza cautelare era stata presentata da Imprenditori Canapa Italia (Ici), con l’assistenza degli avvocati Dario De Blasi, Alberto Gava e Francesco (Prestige Legal & Advisory), che oggi esprime ”viva soddisfazione” per la scelta del Tar nei confronti della cannabis. (Trash Italiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il provvedimento approvato dal governo Meloni lo scorso giugno aveva inserito l’estratto della cannabis nella tabella dei famraci, vietandone la vendita libera nei negozi, nelle erboristerie e nei tabaccai. (Open)

Con il pretesto di maggiore rigore sull'utilizzo di sostanze stupefacenti, in realtà il Governo fa tutt'altro. Vieta la produzione e commercializzazione di prodotti utilizzati in numerosi settori industriali ed agricoli". (Civonline)

Il Tar del Lazio ha infatti appena accolto l'istanza cautelare presentata dai legali degli Imprenditori canapa Italia (Ici) contro il decreto del ministero della Salute dello scorso 27 giugno, che aveva inserito le composizioni orali contenenti cannabidiolo nella tabella dei medicinali contenenti sostanze psicotrope o stupefacenti. (Avvenire)

Può essere un monito al governo, che però con il Ddl Sicurezza, che sta per approdare in Parlamento per la discussione, prevede di rendere illegale tutto il business della cannabis light. Questa la motivazione di fatto con cui il Tar del Lazio ha sospeso il decreto del ministero della Salute dello scorso 27 giugno che prevedeva una netta stretta su questa sostanza. (ilmessaggero.it)