Su Hamas serve una “vittoria totale”. Condizioni per due Stati non ci sono

La “vittoria totale” su Hamas, la soluzione a due Stati, il ruolo dell’Iran e la risposta debole dell’Occidente di fronte a tutti i rivali: Russia, Iran, Cina. Di questo abbiamo parlato con Daniel Pipes, storico e politologo, uno dei maggiori esperti di politica estera, con particolare riferimento a Medio Oriente, islamismo e jihadismo. Fondatore e presidente del Middle Eastern Forum, è stato direttore del Foreign Policy Research Institute. (Nicola Porro)

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ROMA (Alto Adige)

Queste le condizioni ribadite dal leader di Hamas Ismail Haniyeh, nel nuovo round di negoziati al Cairo, per l'accordo con Israele che porti al rilascio degli ostaggi e alla tregua a Gaza. Un "cessate il fuoco permanente, il ritiro globale e completo del nemico dalla Striscia di Gaza, il ritorno di tutti gli sfollati alle loro case, la rimozione del blocco". (l'Adige)

Hamas: malgrado la nostra flessibilità, Israele ritarda i negoziati 04 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Lo ha detto Osama Hamdan durante una conferenza stampa nella capitale libanese. "Confermiamo che finora non ci sono stati progressi nei negoziati e che sono a un punto morto nonostante l'elevata flessibilità positiva mostrata (da Hamas) per facilitare il raggiungimento di un accordo", ha detto Hamdan in una dichiarazione stampa trasmessa in diretta tv. (Corriere Delle Alpi)

Coppa Italia, questa sera Juve-Lazio. In questa edizione: Gaza, colloqui al Cairo: in corso trattative. (Mediaset Infinity)

Si sente continuamente parlare di negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. Da una parte con Israele, dall'altra e soprattutto con Hamas. (Italia Oggi)