Lo Stato delle cose con Massimo Giletti, stasera su Rai 3
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Massimo Giletti torna su Rai 3 con Lo Stato delle Cose, il nuovo programma che promette di offrire ai telespettatori una lettura diversa e approfondita della complessità del nostro presente. Da stasera, lunedì 30 settembre, in prima serata, Giletti si prepara a raccontare le dinamiche del mondo con un approccio che tenta di superare le apparenze, addentrandosi nelle pieghe più sottili e spesso trascurate della realtà. (La Gazzetta dello Sport)
Su altre fonti
Il Sospetto di Lorenzo e Margarita Lorenzo scoprirà che Pelayo è un trafficante di armi nelle prossime puntate de La Promessa. Le anticipazioni rivelano che La Mata entrerà di nascosto nel magazzino e vedrà la merce utilizzata dal conte. (SofiaOggi.com)
Giletti ha lottato alla pari con Porro, più concentrato dei competitor su Libano e Israele su Rete4. Il 30 settembre è tornato Massimo Giletti schierando Renzi, Pascale e Vannacci su Rai3 ma perdendo anche in sovrapposizione con Corrado Augias, impegnato con Guerri sul fascismo. (Primaonline)
S’intitola Lo stato delle cose e va in onda il lunedì in prima serata su Rai 3. Massimo Giletti ritorna in quella che lui dice di aver sempre considerato casa sua, ovvero la Rai. (Avvenire)
So che persino il titolo non è originale. Per tutta la serata mi sono chiesto: «Come mai il nuovo programma di Giletti è sotto le insegne di Rai Cultura?». (Corriere della Sera)
A poche ore dal momento in cui sono stati resi noti gli ascolti della prima puntata de Lo stato delle cose, il programma che segna ufficialmente il ritorno di Massimo Giletti in Rai, Usigrai rende nota la posizione dei giornalisti Rai a proposito dei risultati ottenuti da Rai3 nel corso della prima serata del 30 settembre. (Fanpage.it)
Intervistato da Repubblica prima dell’inizio della nuova stagione de La Torre di Babele, Corrado Augias era stato netto: “Fare un programma culturale in televisione è complicatissimo. Quando Salerno lo scorso anno mi chiese di lasciare la Rai e passsare a La7 gli dissi che lo avrei fatto solo per un programma culturale alto, per quanto è possibile in tv, in prima serata. (la Repubblica)