Fabiana Piccioni uccisa e bruciata: aveva 46 anni, scomparsa da due giorni, si era candidata alle elezioni
Un altro femminicidio. Il secondo del 2025, cominciato da soli 9 giorni. Si chiamava Fabiana Piccioni la donna ritrovata senza vita giovedì nelle campagne di Giulianova. Aveva 46 anni. Complicato il riconoscimento della vittima, dal momento che il cadavere è stato trovato carbonizzato e senza vestiti. A dare l'allarme sono stati alcuni cacciatori. La donna era scomparsa da due giorni. Secondo le prime indagini non aveva un compagno. (leggo.it)
Ne parlano anche altre testate
È stato notato tra gli alberi, quando era quasi l’imbrunire, da due cacciatori. Il cadavere carbonizzato – con ogni probabilità una donna – è stato ritrovato in via Cavoni, a Giulianova, in una zona dove si scaricano abusivamente rifiuti. (Il Fatto Quotidiano)
FEMMINICIDIO A GIULIANOVA, SINDACO COSTANTINI: 'E' STATO UN EFFERATO OMICIDIO' (Certa stampa)
Abitava in via Galileo Galilei a Giulianova, Fabiana Piccioni 47 anni trovata morta semicarbonizzata nel pomeriggio di oggi. Fabiana ha frequentato l'istituto commercio e turismo "I. Poppa" per due anni per poi avviarsi verso il mondo del lavoro nel campo dell'estetica. (Certa stampa)
È di Fabiana Piccioni, 47 anni, il cadavere semicarbonizzato rinvenuto nel pomeriggio di oggi nelle campagne di Giulianova.La donna si era allontanata giovedì scorso volontariamente dalla sua abitazione, nel comune del Teramano, allarmando i genitori, che non vedendola rientrare a casa in serata avevano denunciato la sua sparizione ai carabinieri. (La Stampa)
TERAMO Il cadavere parzialmente carbonizzato di Fabiana Piccioni – una donna di 46 anni di Giulianova (Teramo) di cui era stata denunciata la scomparsa alcuni giorni fa – è stato trovato nel pomeriggio di ieri in una zona di campagna della città adriatica: secondo quanto riferito dal sindaco giuliese Jwan Costantini si tratterebbe di un femminicidio (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L’ultimo episodio ritrae dei giovanissimi vandali che frantumano i vetri di oltre 35 macchine, sfortunatamente parcheggiate sul loro cammino. "Credo sia stato un atto di ribellione, per dimostrare che loro forse possono fare tutto quello che vogliono", dichiara il sindaco Marco Segala all’inviata. (Il Giornale d'Italia)