Ue, Partito Popolare danese lascia ID per i 'Patrioti' di Orban

"Potremo difendere un'Europa degli Stati nazionali", ha affermato su X Anders Vistisen La piattaforma lanciata dal premier ungherese Viktor Orban, ‘Patrioti per l’Europa’ che dovrebbe presto convertirsi in un gruppo nel Parlamento europeo, continua a incassare adesioni. Dopo quella dello spagnolo Vox e dell’olandese Pvv di Geert Wilders, ora è il turno del Partito popolare danese, che ha lasciato il gruppo ID. (LAPRESSE)

Su altre fonti

Pendere dalle labbra e dalle decisioni di due donne, Giorgia Meloni e Marine Le Pen, egemoni nei vecchi gruppi dei Conservatori e di Id, non… (La Stampa)

Il gruppo Patrioti di Viktor Orban, nato dopo il mancato accordo tra Giorgia Meloni e Marine Le Pen e il rifiuto della premier italiana all’entrata in Ecr dell’ungherese Fidesz, si pone come ombrello per raccogliere i sovranisti di tutta Europa e nelle ultime ore ha visto l’arrivo di alleati importanti. (Open)

Prima l’hanno tagliata fuori dalle decisioni che contano sulla nuova Commissione Europea, adesso anche il partito della destra spagnola Vox abbandona il gruppo parlamentare della Meloni per unirsi al nuovo gruppo di estrema destra “Patrioti per l’Europa” al Parlamento europeo invece che al gruppo dei Conservatori e Riformisti messo su da Fratelli d’Italia. (Contropiano)

Tajani, strategia moderata: «I patrioti sono ininfluenti». Salvini: avremo un peso

Oggi è il giorno giusto, quello in cui anche Marine Le Pen, archiviate le elezioni in patria, confermerà il suo ingresso nel nuovo gruppo delle destre sovraniste. E lo stesso farà Matteo Salvini, mettendo nero su bianco quel che auspicava ormai da una decina di giorni. (Corriere della Sera)

Un po’ per le frizioni interne che hanno portato alla rottura con i tedeschi di Alternative für Deutschland, ma soprattutto per l’aggressività del nuovo gruppo dei Patrioti europei di Viktor Orbán che da settimane ha ormai dato il via alla caccia grossa ai parlamentari dell’Eurocamera. (Il Fatto Quotidiano)

Sorrisi e abbracci, davanti alle telecamere. Matteo Salvini e Antonio Tajani, alleati in eterna competition nel centrodestra, si rivedono fra gli ulivi di Manduria, nella masseria Li Reni di Bruno Vespa. (ilmessaggero.it)