Trump-Putin, Mosca smentisce la telefonata: scoppia il caso
Il Cremlino ha smentito le "notizie della stampa estera" relativa a una presunta conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che invece "non ha avuto luogo". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "Non ci sono ancora piani specifici, quindi non c’è ancora nulla da aggiungere", ha precisato. (Liberoquotidiano.it)
Su altre fonti
«Posso confermare - ha spiegatpo il portavoce Vedant Patel - che oltre 10.000 soldati della Corea del Nord sono stati inviati nella Russia orientale e la maggior parte di loro si è trasferita nella regione di Kursk, dove ha iniziato a impegnarsi in operazioni di combattimento con le forze» di Mosca (Corriere della Sera)
Ieri è stata una giornata di allarmi aerei in tutto il Paese, confermati dal sindaco di Kiev: «Esplosioni in città, restate nei rifugi”. Per la prima volta in oltre due mesi Kiev è stata sottoposta a un bombardamento combinato di droni e missili, con la popolazione costretta a rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana. (La Stampa)
"Non credo che il Paese attaccato debba fare concessioni e smettere di resistere. Stiamo combattendo da tre anni e ora dovremmo rinunciare alla nostra sovranità?". (L'HuffPost)
Anzi no. Il Cremlino ha negato oggi con forza che ci sia stato un colloquio il 7 novembre, mentre la squadra del presidente degli Stati Uniti eletto si è limitata a non commentare. Vladimir Putin ha parlato con Donald Trump subito dopo la conferma del trionfo del candidato repubblicano alle presidenziali americane. (Limes)
L'analisi dell'Isw evidenzia che le posizioni della Russia non sono cambiate: Mosca vuole la resa di Kiev (Adnkronos)
Una prima telefonata tra Vladimir Putin e il neo presidente eletto Donald Tump si sarebbe tenuta secondo alcune indiscrezioni del Washington Post già lo scorso giovedì 7 novembre, giorno in cui il leader del Cremlino si è congratulato per la vittoria del tycoon mostrando disponibilità a riprendere il dialogo con gli Stati Uniti (Today.it)