I dazi UE contro gli USA possono colpire gli strumenti musicali?
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Fender e Gibson su tutte, ma anche Gretsch, Rickenbacker, Taylor, Ernie Ball, Guild, e poi ancora Moog, Martin, Schecter e molti altri: buona parte degli strumenti più utilizzati in ambito popolare contemporaneo sono prodotti in fabbriche statunitensi da aziende statunitensi, e - di conseguenza - possibili bersagli nella guerra dei dazi che sta montando tra Stati Uniti e Unione Europea. L’eventualità che i prezzi di chitarre e bassi (ma anche batterie, sintetizzatori e altro) Made in USA possano impennarsi a causa di nuove imposte doganali applicate come ritorsione a quelle annunciate da Donald Trump nei confronti delle esportazioni europee oltreoceano è effettivamente concreta? Dismamusica, associazione aderente a Confcommercio che rappresenta la filiera del mercato degli strumenti musicali in Italia, pur ritenendo la situazione ancora troppo fluida per esprimere valutazioni o stime di impatto, è - per il momento - ottimista. (Rockol)
Su altri giornali
– Le minacce di Donald Trump di mettere un dazio del 200% sui vini europei rischierebbero di danneggiare pesantemente le esportazioni di bottiglie tricolori che nel 2024 hanno raggiunto il valore di 1,94 miliardi di euro negli Stati Uniti (Agenzia askanews)
Da allora il tycoon ha continuato a cambiare idea sui dazi, con giravolte che arrivano anche nel giro di poche ore, alimentando l’incertezza di tutti: mercati, paesi alleati, paesi nemici, popolo americano, investitori, produttori che vivono nell’incertezza. (il manifesto)
Gli ultimi giorni hanno visto un 'colpo di scena' dopo l'altro, nello scenario internazionale. L'aumento delle tariffe sulle importazioni scatterà a inizio aprile, in risposta ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio partiti il 12 marzo, e potrebbe espandersi dal 13 aprile. (Fanpage.it)

Pre puntata di Striscia la notizia di giovedì 13 marzo 2025,Sergio Friscia e Roberto Lipari ci parlan dei dazi minacciati da Donald Trump, delle nuove accise sui carburanti e dell'invito della sinistra a boicottare la Tesla (Mediaset Infinity)
Il primo ministro francese François Bayrou afferma che le minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi del 200 percento su vino, champagne e altri liquori europei potrebbero "annientare" l'industria vinicola francese. (ilmessaggero.it)
Riteniamo che dovremmo lavorare con gli Stati Uniti per essere parte della soluzione e per intervenire sul vero problema, che è l'eccesso di capacità produttiva globale su acciaio e alluminio", in particolare in Asia e Cina". (Tiscali Notizie)