Le mani degli ultras sugli affari che girano attorno ai concerti

Gestione dei bagarini, dei parcheggi, dei venditori fuori dagli stadi. Pressioni, minacce, estorsioni. E persino accordi preliminari per gestire i concerti di alcuni artisti. Sono emersi nuovi particolari dall’inchiesta sul tifo organizzato di Milan e Inter che ha portato lunedì all’arresto in carcere o ai domiciliari di 19 persone che dovranno rispondere di vari reati tra cui l’associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso. (Rolling Stone Italia)

Ne parlano anche altri giornali

«Sai zio, sai qual è la mia paura? che io sono un personaggio...». Luca Lucci è in costume da bagno e conversa di intercettazioni e microspie a bordo piscina. (Corriere Milano)

ROSA COMPLETA – L’ex presidente e patron nerazzurro Massimo Moratti, intervenuto su Radio Kiss Kiss Napoli, ha parlato in questo modo della squadra di Simone Inzaghi: «L’Inter? È forte, sicuramente, ha una rosa completa e bisogna capire se ha anche la sostanza per potersi ripetere come l’anno scorso. (Inter-News)

Francesco Lucci, Andrea Beretta, Riccardo Bonissi e Luciano Romano - arrestati nell'inchiesta milanese che ha azzerato le curve milanesi e interrogati a San Vittore dal gip di Milano Domenico Santoro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. (Adnkronos)

"A un interista dispiace davvero tanto ciò che sta accadendo, spero che la società ne venga fuori bene perché immagino stiano vivendo un incubo. Spero che l’Inter ne esca pulita e che possa continuare senza quella parte di tifo malata. (Fcinternews.it)

Tra gli arrestati nel blitz che ha decapitato le curve di Milan e Inter c'è anche una donna. Si chiama Debora Turiello, ha 40 anni ed è finita ai domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere con aggravante mafiosa: era la contabile della curva Nord, la "tesoriera" degli ultrà dell'Inter. (ilmessaggero.it)

“L’errore più grande lo hanno fatto alcuni presidenti, in passato e forse anche oggi. E non si è mai puntato contro la prevenzione delle derive violente negli stadi”. (IL GIORNO)