“Io, violentata dal clan del Trullo”. Il racconto di una testimone di giustizia fa tremare la Roma criminale

“Mi ha chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto ad avere un rapporto sessuale”. Nessun rispetto. Nessun codice d’onore. Solo prepotenza e violenza. Anche contro le donne. Il racconto di Tiziana (il nome è di fantasia per motivi di sicurezza) manda in frantumi tutti i falsi miti sulla criminalità romana. Grazie alle rivelazioni della donna, divenuta una co… (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altri giornali

«Mi aveva chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto ad un rapporto orale», dice una donna che insieme al compagno è rimasta impigliata nella “rete” del trio composto da Manuel Severa, Marco Casamatta e Simone Di Matteo, arrestati con l’accusa di aver ucciso Cristiano Molè e di aver provato a far fuori anche Massimiliano Pacchiarotti. (ilmessaggero.it)

La Polizia di Stato, Squadra Mobile della Questura di Roma e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, nell’ambito di specifica attività di indagine coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma, nella serata di giovedì 17 ottobre, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di uno dei presunti esecutori materiali dell’efferato omicidio di Cristiano Molè, avvenuto la sera dello scorso 15 gennaio e del tentato omicidio di Massimiliano Pacchiarotti, avvenuto lo scorso 15 maggio, entrambi nel quartiere di Corviale. (Questure sul web)

'Mi aveva chiamato senza un motivo particolare e con una pistola alla tempia mi ha costretto a un rapporto orale'. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

4 Cristiano Molè, foto da Facebook. (Fanpage.it)

Nessun rispetto. Nessun codice d'onore. (Virgilio)

Ma il protagonista è lui: Simone Di Matteo, classe 1981, accusato insieme a due complici - Manuel Severa e Marco Casamatta, coetanei, già arrestati lo scorso luglio - dell’omicidio di Cristiano Molè freddato lo scorso 15 gennaio al Corviale da una raffica di proiettili. (ilmessaggero.it)