Donno (5S): “In cinque contro di me. Roba da squadristi. Farò denuncia”

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la Repubblica INTERNO

ROMA — «Ho il referto medico con me, vuole che glielo leggo?». Leonardo Donno, 38 anni, parlamentare del Movimento 5 Stelle alla seconda legislatura, pugliese come Conte, è appena uscito dall’infermeria di Montecitorio. «Mi hanno preso a calci, un pugno mi ha colpito dritto allo sterno», racconta. La destra, anziché scusarsi per il tiro al piccione su un deputato, replica così: «È cascato da solo… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Non si placano le tensioni a Montecitorio. Questa volta sono le dichiarazioni del vicesegretario leghista Andrea Crippa sul gesto della 'Decima', mimato ieri in Aula dal suo collega Domenico Furgiuele, a far scoppiare le polemiche. (Adnkronos)

"Dove volevi arrivare? Dove volevi arrivare?". Leonardo Donno è in collegamento con David Parenzo, a L'aria che tira, e il conduttore di La7 fa il colpaccio raggiungendo telefonicamente Igor Iezzi, dopo un paio di tentativi a vuoto. (Liberoquotidiano.it)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)

Si torna in Aula, dopo i calci e i pugni di ieri alla Camera durante il voto sul ddl autonomia, con il deputato 5S Leonardo Donno uscito in sedia a rotelle colpito da un collega (o più) dell’opposizione. (la Repubblica)

La rissa a Montecitorio è partita quando Leonardo Donno (M5s) ha provato a consegnare al ministro Calderoli una bandiera tricolore. La tensione era già decisamente alta nel dibattito sull'autonomia differenziata. (Fanpage.it)

Abbiamo chiesto che venisse modificato il verbale, ma la maggioranza ha avuto il coraggio di votare contro. Per di più il verbale della seduta non menziona quanto accaduto. (Il Fatto Quotidiano)