Femminicidio Castignano. Emanuela picchiata a morte, avvisati i genitori diverse ore dopo l'uccisione
CASTIGNANO – Il GIP di Ascoli, Annalisa Giusti, ha convalidato l’arresto di Massimo Malavolta, disponendone la custodia in carcere. Il trasferimento alla casa circondariale di Marino del Tronto sarà disposto non appena i medici certificheranno le condizioni di salute dell’uomo. Respinta, dunque, la richiesta della difesa del trasferimento in una struttura sanitaria sulla base di una perizia psichiatrica, redatta nel 2015 (Riviera Oggi)
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Ripaberarda e tutto il territorio di Castignano (Ascoli) sono stati svegliati ieri mattina dalla tragica notizia della morte di Emanuela Massicci. Una tragedia che ha gettato nella disperazione i familiari della vittima e scosso l’intera comunità. (ilmessaggero.it)
L’uomo avrebbe, poi, tentato il suicidio. Attualmente ricoverato all’ospedale Mazzoni di Ascoli, è stato sedato nella giornata di ieri, 19 dicembre. (Riviera Oggi)
Secondo quanto trapela, il decesso sarebbe stato causato dalla perdita di sangue dovuta a fratture e traumi, che hanno provocato un'agonia prolungata. (Tiscali Notizie)
«In un momento così difficile, esprimiamo la nostra vicinanza ai figli e agli affetti più cari di Emanuela – dichiarano la presidente Trillini e il direttore Balloni – La violenza contro le donne si conferma un’emergenza sociale che riguarda ognuno di noi, e che in quanto tale va combattuta con determinazione, unità e coraggio. (La Nuova Riviera)
L'omicidio di Ripaberarda di Castignano (Ascoli), Massimo Malavolta (nel riquadro) ha ucciso di botte la moglie Emanuela Massicci e ha poi tentato di togliersi la vitaMissing Credit Massimo Malavolta resta ricoverato all'ospedale Mazzoni di Ascoli dopo aver tentato il suicidio. (il Resto del Carlino)
Alla scuola secondaria Don Bosco di Castignano, dove i due bambini frequentano rispettivamente la classe prima e seconda, l’altro ieri sarebbe dovuta andare in scena la recita di Natale, ma tra i corridoi del plesso, al clima di serenità e gioia di un giorno di festa, sono subentrati incredulità, paura e sdegno. (il Resto del Carlino)