Effetto Corte Ue nei tribunali, a Palermo i giudici liberano otto tunisini. Ma il governo tira dritto e lunedì apre i centri in Albania

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Migranti

Sui centri per migranti in Albania sarà di nuovo scontro tra il governo e la magistratura. Mentre l’esecutivo conferma l’apertura delle strutture, che potrebbero essere operative già da lunedì prossimo, in Italia i giudici tornano a disapplicare il decreto Cutro, stavolta con la benedizione della Corte di giustizia dell’Unione europea che, in una sentenza del 4 ottobre di cui il Fatto ha scritto in dettaglio, ha demolito il presupposto dell’esame accelerato delle domande d’asilo per cui è previsto il trattenimento: la provenienza da Paese di origine “sicuro”. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I lavori al centro di Gjader – una spianata recintata da un muro e dotata di container sovrapposti – sono ancora in corso, mentre quello a Shengjin sarebbe pronto. (Il Dubbio)

Tutti gli occhi dell'Europa sono puntati sul progetto italiano, da molti considerato come un modello valido da copiare per tutta l'Unione europea per provare a risolvere il problema dei migranti irregolari, di cui tutti i Paesi ormai si lamentano. (il Giornale)

Nel giro di una settimana - al termine dei collaudi - le strutture apriranno e potranno accogliere le prime persone da sottoporre alle procedure accelerate di frontiera. A quanto si apprende, il sito di Gjader - quello di prima accoglienza al porto di Schengjin era già pronto - è stato consegnato ieri per i collaudi: c'è un centro per il trattenimento di richiedenti asilo (880 posti), un Cpr (144 posti) ed un penitenziario (20 posti). (ilmessaggero.it)

Nei centri in Albania? Solo capoverdiani. Peccato che ne arrivino meno di 5 l’anno. L’alternativa per il governo? Violare la legge

Prima il 20 maggio, poi il primo agosto e ancora il 10 dello stesso mese. Ora – sembra – che i centri per i migranti in Albania siano davvero pronti per l’apertura. Manca solo l’ultimo passaggio dei collaudi: entro una settimana, riportano le agenzie, potranno accogliere i primi migranti così come stabilito dagli accordi firmati dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal premier albanese Edi Rama. (Open)

Il modello proposto dall'Italia "è destinato a non restare un caso isolato", ha aggiunto (LAPRESSE)

La sorte del protocollo siglato tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama si complica ancora, stavolta al limite del paradosso. (Il Fatto Quotidiano)