I documenti falsi, le banconote e le armi: le ultime ore di Sinwar ucciso dall'Idf mentre (dall'ultimo rifugio a Rafah) fuggiva verso il mare

Per saperne di più:
Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Yayha Sinwar e la sua scorta si sono messi in marcia all’interno di una kill zone: una distesa di palazzi disabitati e semidistrutti dall’offensiva dell’esercito israeliano, con strade deserte sorvegliate notte e giorno da sensori nascosti sui tetti e da droni eternamente in volo. A ogni angolo di Tal Al Sultan c’era il rischio di incontrare una pattuglia. Il leader di Hamas lo aveva già fatto al… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Sono state poche le immagini di Yahya Sinwar che hanno raggiunto il grande pubblico, soprattutto quello europeo, statunitense, occidentale. E tra le poche, la più diffusa sarà di certo l’immagine del suo corpo senza vita tra le macerie di un edificio, circolata così rapidamente sui social subito dopo la notizia della sua probabile uccisione a Tel el Sultan. (il manifesto)

Israele non si ferma ed “elimina” un comandante di Hezbollah in Libano Muhammad Hossein Ramal morto in un attacco aereo. Intanto a Gaza proseguono i bombardamenti: uccisi altri bambini (Dire)

BEIRUT — Si aggrappano al morto per apparire più vivi. Hamas, i pasdaran iraniani, le milizie sciite: tutto il cosiddetto Asse della Resistenza anti-israeliana sta tentando di rendere la fine di Yahya Siwar qualcosa di diverso da ciò che è. (la Repubblica)

Una giusta vendetta

Sono riusciti ad assassinare Haniyeh a Teheran, non sarebbe stato difficile mirare a lui. La Striscia è ormai completamente sotto il controllo israeliano. (Il Fatto Quotidiano)

Ucciso il capo di Hamas, cosa succede adesso Yahya Sinwar, leader di Hamas ritenuto la mente del massacro del 7 ottobre, è stato ucciso. La sua fine non è arrivata con un'operazione speciale mirata a eliminarlo ma durante uno scontro a fuoco quasi casuale a Rafah (Today.it)

Tanto è l'orrore che il suo popolo ha subito fin dai tempi dei faraoni, e poi i pogrom dell'impero Russo, e poi Hitler e poi il 7 ottobre, che Israele per sopravvivere è condannata a ricordare in ogni momento. (il Giornale)