Caldo, domani l'ordinanza della Regione per vietare le attività nelle ore più a rischio

Uno stop dalle 12.30 alle 16 (come già accade in altre regioni), nei giorni in cui scatta l'allarme per l'eccessivo calore. Ecco cosa indicherà l'ordinanza che domani sarà firmata dal presidente della Regione, Alberto Cirio, per dare uno strumento di tutela ai lavoratori che si trovano a operare all'aperto, senza protezioni dalle ondate di calore. Uno strumento che è già presente in oltre una decina di regioni in Italia, che se da un lato non ha mancato di trovare consensi anche dalla parte datoriale, ha anche sollevato alcune perplessità su alcune tipologie di lavori e relative necessità (dagli orari in cui gli edili già non possono operare alle attività di irrigazione in alcune coltivazioni). (newsbiella.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sono interessati dal provvedimento i lavoratori subordinati e autonomi dei settori agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed simili, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa”, in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio. (TorinOggi.it)

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La denuncia arriva da Ric… PAVIA «È inaccettabile che Regione Lombardia non abbia ancora preso provvedimenti concreti per tutelare i lavoratori dal caldo estremo. (La Provincia Pavese)

460 Letture Cronaca Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli mercoledì mattina ha firmato l’ordinanza sulle “misure di prevenzione per l’attività lavorativa all’aperto e in condizioni di esposizione prolungata al sole nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e stradali”. (Senigallia Notizie)

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, hanno firmato l’ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro, per i lavoratori subordinati e autonomi, nonché i soggetti ad essi equiparati, del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa” o altre attività equiparabili, in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari, nelle giornate particolarmente calde, e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio. (La Nuova Provincia - Asti)

Allarme caldo, la Camera del lavoro della Cgil di Venezia, per bocca del suo segretario, Daniele Giordano, invoca indicazioni chiare e uniformi da parte della Regione rispetto alle condizioni di lavoro a causa del protrarsi di temperature elevate, oramai all’ordine del giorno. (La Nuova Venezia)