Papa, nuovo appello per la pace: “Fermare questa terribile escalation”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
TV2000 ESTERI

Papa, nuovo appello per la pace: “Fermare questa terribile escalation” Dal Papa oggi un nuovo appello alla pace durante l’udienza del mercoledì. “Auspico che la comunità internazionale faccia ogni sforzo per fermare questa terribile escalation, è inaccettabile!” ha detto il pontefice. Servizio di Paolo Fucili Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Ne parlano anche altri media

Per Giovanni Paolo II, il Libano era «un messaggio di libertà e un esempio di pluralismo». Ferite che il Libano ha saputo ricucire con l’impegno di tutti: partiti, milizie, confessioni religiose. (ilmessaggero.it)

Il paesino 25 chilometri a nord da Beirut è stato colpito da un attacco israeliano; si tratta di un paese a maggioranza sciita in una zona per lo più cristiana. Secondo le autorità libanesi, i bombardamenti di Israele mercoledì hanno ucciso oltre 50 persone. (il Dolomiti)

Sono migliaia anche nella valle della Bekaa, in fuga dai villaggi bombardati, mentre l’Idf aumenta i raid sui santuari di Hezbolliland, come viene chiamato dai suoi detrattori il partito di Dio. «Abbiamo aperto tutte le porte delle 54 chiese cristiane», spiega Sandra Hazale, avvocata locale che sta coordinando i soccorsi a Zahle, cittadina cristiana della valle. (Corriere della Sera)

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Papa Francesco: inaccettabile situazione in Libano (TV2000)

Qui ogni domenica un frate francescano da Tiro, Fra' Toufic Bhou Meri, francescano della Custodia di Terra Santa, porta aiuti e sostegno ai cittadini che non hanno voluto lasciare le loro case. Almeno, fino all’anno scorso. (Corriere del Ticino)

Ha manifestato la sua apprensione durante l’udienza generale di ieri in piazza San Pietro, alla vigilia della partenza per il viaggio apostolico nel «cuore» d’Europa, in Lussemburgo e in Belgio, da oggi a domenica. (La Stampa)