Russia, arrestato un italiano: aveva 170 grammi di hashish

L'uomo arrivava in moto dalla Lettonia e dentro una scatola di frutta secca aveva nascosto la droga Il Servizio doganale federale della Russia ha fatto sapere tramite il suo profilo Telegram di aver arrestato un cittadino italiano di circa 30 anni mentre cercava di importare nel Paese 170 grammi di hashish. L’uomo – secondo quanto spiegato – si è presentato al valico di frontiera di Ubylinka al confine con la Lettonia a bordo di una moto. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altri giornali

Un cittadino italiano di 30 anni, di cui non è stato reso noto il nome, è stato arrestato da agenti del servizio di frontiera russo con l'accusa di aver cercato di entrare in Russia con 170 grammi di hashish (L'Unione Sarda.it)

confine con la Lettonia: a riferirlo è il Servizio doganale russo. L'uomo stava entrando nella regione russa di Pskov, a sud di San Pietroburgo. Gli agenti del Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa (Fsb) lo hanno fermato dopo che in un controllo sarebbe stata scoperta la droga all'interno di una scatola di noci e frutta secca che aveva con sé. (Italia Oggi)

L'episodio risale allo scorso settembre ed è stato rivelato soltanto adesso dalle Dogane russe. Il 30enne stava tentando di entrare nel Paese in moto con nel bauletto una scatola contenente frutta secca e la sostanza stupefacente. (Lettera43)

Va in Russia con l'hashish. Italiano rischia 20 anni

Il giovane, del quale non sono state diffuse le generalità, rischia fino a 20 anni di carcere. (Virgilio Notizie)

A quando si apprende l'italiano stava cercando di entrare in Russia dalla Lettonia in moto, attraverso il valico di frontiera di Ubylinka. “Durante l'ispezione del veicolo e dei bagagli, il personale ha trovato una scatola con noci e frutta secca nella cassetta degli attrezzi, e al suo interno due bricchette con una sostanza plastica verde-marrone”, ha dichiarato il servizio doganale. (il Giornale)

Da circa due mesi un cittadino italiano di 30 anni si trova rinchiuso nel centro penitenziario Kresty-2 di San Pietroburgo. La notizia tuttavia è arrivata soltanto ieri, quando Natalia Knyazeva, la responsabile dell'ufficio stampa delle dogane russe, ha diramato il comunicato delle persone fermate nel corso dei controlli effettuati ai check point delle frontiere negli ultimi tre mesi. (il Giornale)