Spiati e spioni - La fabbrica dei dossier: manager calabrese di Heineken voleva spiare i dipendenti dell’azienda per paura della concorrenza
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Spiati e spioni Le indagini su una dirigente del gruppo olandese originaria di Catanzaro. Le richieste al super poliziotto Gallo per intercettare i dipendenti “infedeli”: «Cercava i dati per scoprire le mosse del competitor». Una ventina i calabresi vittime dell’attività di Equalize Tra i colossi che spiavano i propri dipendenti ci sarebbe anche Heineken. La società non è indagata; lo è invece la sua manager Teresa Ferro, 46 anni, originaria di Catanzaro. (LaC news24)
Su altre testate
L’accordo con gli uomini dei servizi segreti israeliani per uno scambio di informazioni e il «mandato» dalla chiesa per fermare la brigata Wagner. (ilmessaggero.it)
Irrompe nel settore ortofrutticolo l’inchiesta sulle “cyber spie” guidate dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, braccio operativo di Enrico Pazzali, titolare di Equalize, società di investigazione perno di una attività di dossieraggio su larga scala ai danni di istituzioni e imprenditori: Giuseppe Battagliola (foto nel riquadro), già presidente del CDA de La Linea Verde e oggi al vertice di Kilometro Verde, big player del vertical farming con sede nel bresciano, è tra gli indagati – insieme al suo avvocato Giovanni Orlandi – nella maxi inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano per dossieraggio e spionaggio. (Corriere Ortofrutticolo)
– Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker di punta di Equalize, legato al movimento Anonymus, arrestato nell’inchiesta della Dda di Milano, incontra a nome del gruppo di cyberspie, due israeliani dell’intelligence e, stando all’accusa della procura, avrebbe messo a loro disposizione i dati esfiltrabili dalle banche dati strategiche nazionali e si sarebbe reso disponibile alle attività d’intelligence richieste in cambio di un milione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Tiene banco lo scandalo hacker, l’ennesimo caso dossieraggio che ha messo nel mirino le più alte cariche dello Stato. Ospite di “Dritto e rovescio”, condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4, il volto di spicco di Fratelli d’Italia non ha utilizzato troppi giri di parole: "Meloni ha detto: 'Bisogna mettere fino allo schifo’. (il Giornale)
L'investigatore privato Massimiliano Camponovo, in una breve dichiarazione spontanea, lo mormora al giudice Fabrizio Filice e al pm Francesco De Tommasi prima di avvalersi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia. (Corriere Milano)