Spiati e spioni - La fabbrica dei dossier: manager calabrese di Heineken voleva spiare i dipendenti dell’azienda per paura della concorrenza
Spiati e spioni Le indagini su una dirigente del gruppo olandese originaria di Catanzaro. Le richieste al super poliziotto Gallo per intercettare i dipendenti “infedeli”: «Cercava i dati per scoprire le mosse del competitor». Una ventina i calabresi vittime dell’attività di Equalize Tra i colossi che spiavano i propri dipendenti ci sarebbe anche Heineken. La società non è indagata; lo è invece la sua manager Teresa Ferro, 46 anni, originaria di Catanzaro. (LaC news24)
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«Una storia di onore e impiego verso le istituzioni». Così Carmine Gallo, indagato numero Uno dell'inchiesta sulla centrale milanese di hackeraggi e intercettazioni abusive, definisce il suo ruolo, prima come poliziotto e poi come capo di Equalize, l'azienda investita dall'inchiesta. (il Giornale)
C’era anche il cantante Alex Britti tra le (almeno) quattro persone finite illecitamente sotto la lente di un ispettore della polizia di Stato in servizio alla polizia di frontiera di Orio al Serio: il poliziotto, bergamasco, 59 anni, residente a Curno – è una delle 51 persone indagate nell’inchiesta della Procura di Milano sul «dossieraggio» nata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo e che ha fatto emergere un presunto network di «spioni», guidati dall’ex super poliziotto Carmine Gallo (ora ai domiciliari), ritenuto il braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera (ente estraneo all’indagine), che si è autosospeso. (L'Eco di Bergamo)
Avrebbe avuto anche una talpa che girava 'informazioni ricevute che riguarderebbero un'attività del Cnaip', il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture... (Virgilio)
Che ci sia un suk di dati sensibili è pacifico: se indagini (ancora in corso) e processi ne confermassero la gravità, i comportamenti di uomini con o senza più la divisa sarebbero imperdonabili. Adesso che il polverone sollevato lentamente si adagia sui quotidiani, i contorni della spy story milanese che emergono tra informative e ordinanze si fanno un po' più chiari. (il Giornale)
«Un’enciclopedia di Cortina d’Ampezzo», l’ha definita non a caso Luca Cavicchi, “cacciatore” ferrarese di informazioni patrimoniali, indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano per esercizio abusivo della professione di investigatore privato, oltre per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. (ilgazzettino.it)
E' quanto si legge in un'informativa del Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese allegata agli atti dell'inchiesta sul presunto dossieraggio illecito che ha portato a quattro arresti (domiciliari) e a indagare una sessantina di persone. (Adnkronos)