L’accordo con l’Albania. Arrivano i primi sedici migranti. Mattarella insiste sull’accoglienza

L’operazione Albania che il governo considera un fiore all’occhiello e l’opposizione si prepara a bersagliare in Parlamento, è partita accompagnata da un controcanto che suona come critica implicita ma evidente. Sarà un caso che il capo dello Stato, in trasferta a Milano in un centro per l’immigrazione, ritiene necessario pronunciare parole tanto nette nelle ore in cui la prima nave italiana è diretta verso i centri di Shengjin e Gjader che dovranno ospitare i migranti trasferiti? "L’impegno per la coesione sociale, l’accoglienza, l’integrazione, il divenire della cittadinanza è attività permanente". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

I primi migranti ospiti delle strutture di detenzione in Albania arriveranno domani mattina: si tratta di un gruppo di 16 migranti, che al momento viaggiano a bordo della nave della Marina Militare Libra. (Fanpage.it)

Con un ritardo di diversi mesi infatti i due centri fatti costruire dal governo sono ormai pronti per essere utilizzati, con un centro per il trattenimento dei richiedenti asilo da 880 posti, un Cpr da 144 posti e un piccolo penitenziario da 20 posti. (Il Dubbio)

– Per l’apertura dei centri in Albania “ci siamo presi un po’ di tempo in più per fare tutto nel migliore dei modi e siamo molto soddisfatti per il risultato. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, ringraziando il premier Edi Rama per “aver creduto nella bontà ed efficacia di questa iniziativa”. (Agenzia askanews)

Studio giapponese sconfessa i pediatri: bambini a rischio col vaccino anti Rsv

Colpiscono i pavimenti verde speranza, anche fuori, all’aperto, quasi ci fossero dei prati tutt’intorno. (Corriere della Sera)

A bordo del pattugliatore della Marina, che arriverà mercoledì nel porto di Schengjin dove si trova il primo dei due hotspot voluti dal governo Meloni, ci sono infatti appena 16 migranti, tutti maschi adulti, come prevede il protocollo siglato nel 2023, non vulnerabili e provenienti da paesi considerati sicuri, in questo caso Egitto e Bangladesh. (il manifesto)

Eppure i medici italiani continuano a raccomandare il farmaco.La nuova parola d’ordine per i pediatri è raccomandare a tutti i neonati l’anticorpo monoclonale Nirsevimab, commercializzato da Sanofi e Astrazeneca con il nome di B... (La Verità)