Venti anni fa iniziava l’invasione dell’Iraq, il disastro di George W

«Li ho trovati. Ci aspettano domani». Come sempre laconico, il messaggio di Andraus, lo stringer cristiano caldeo che ci guidava nei meandri della guerra, arrivò puntuale. L’invasione dell’Iraq era iniziata il 20 marzo del 2003 e la stessa Bagdad era stata conquistata neanche un mese dopo, il 15 aprile. Bagdad era ridotta a uno scheletro spolpato dalla violenza. La popolazione era smarrita. Lunghe file di uomini e donne attendevano di ricevere i 20 dollari che la nuova Autorità della coalizione a guida Usa distribuiva come sussidio per campare. (L'Espresso)

Ne parlano anche altri media

Di Pasquale Pugliese (Il Fatto Quotidiano)

Vent’anni fa, le truppe di terra statunitensi e alleate invasero l’Iraq. La campagna di bombardamenti «shock and awe» era iniziata il giorno prima. Quello che è successo il 20 marzo 2003 non è stato un «errore». (Jacobin Italia)

Mancavano poche ore a mezzanotte del 20 marzo 2003, quando le televisioni statunitensi interruppero improvvisamente le trasmissioni per mandare in onda il discorso del presidente George W. Bush che annunciava l’avvio delle operazioni contro l’Iraq di Saddam Hussein. (L'INDIPENDENTE)

Il filosofo Michael Walzer Vent'anni dall'invasione in Iraq, il filosofo Walzer: "Gli Stati Uniti non hanno imparato nulla da quelle lezioni" dal nostro corrispondente Paolo Mastrolilli (la Repubblica)

Ebbene, le democrazie non riescono a fermare i propri governanti dallo scatenare guerre, mentre le dittature attendono le truppe nemiche come liberatori Ad ogni modo, sui libri di storia contemporanea la guerra è stata consegnata ai posteri in estrema sintesi. (IlSudEst)

Sono stati celebrati lunedì i vent’anni dall’inizio dell’invasione americana dell’Iraq. Per l’occasione il viadanese Paolo Bergamaschi, per tanti anni impegnati al Parlamento Europeo, ha prodotto un video che unisce un suo brano, montato assieme ad alcune immagini del fotografo di Casalmaggiore Tiziano Schiroli. (OglioPoNews)