Elezioni USA: record alle urne nel primo giorno di voto anticipato a New York
Più di 140.000 elettori newyorkesi si sono recati ai seggi nel primo giorno di voto anticipato nella Mela – quasi il doppio (+50.000) rispetto ai numeri del “Day 1” delle elezioni presidenziali del 2020. A comunicarlo è stata la Commissione Elettorale cittadina sui social media subito dopo la chiusura dei seggi. Il distretto di Brooklyn ha visto il numero maggiore di votanti, con 40.289 persone, seguito da Manhattan con 38.237, Queens con 31.671, il Bronx con 16.462 e Staten Island con 13.486. (La Voce di New York)
Su altri giornali
WASHINGTON – Più di 47 milioni di elettori americani hanno già votato: di persona più di 24 milioni, via posta oltre 23 milioni. (la Repubblica)
Recinzioni installate attorno alla Casa Bianca prima del discorso della vicepresidente Kamala Harris (Tiscali Notizie)
Quasi due terzi degli elettori (poco meno di 50 milioni di persone) hanno optato per il voto anticipato per sostenere il loro candidato preferito alle elezioni Usa del 5 novembre. (Sky Tg24 )
Al 30 ottobre, la media sondaggistica di Real Clear Politics dava Donald Trump leggermente avanti in tutti questi Stati, eccezion fatta per il Michigan, dove Kamala Harris era in vantaggio dello 0,5%. In attesa dell’Election Day, tutti si interrogano, comprensibilmente, sul destino elettorale dei sette Stati chiave: Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Arizona e Nevada. (Panorama)
L’early voting sta già innescando le prime polemiche tramite segnalazioni che sono pervenute sulle macchine adibite al voto. Negli USA si sta già votando per posta in alcuni Stati. (Radio Radio)
Molti stati dell’Unione, dopo le elezioni del 2020, hanno varato leggi per semplificare e favorire il voto anticipato che, secondo gli amministratori locali, non solo facilita il processo elettorale, ma è anche molto meno costoso. (La Voce di New York)