Governo della Catalogna, conclusa l’allerta per la Dana. Valencia, non ci sarebbero vittime nel parcheggio di Aldaia
La situazione di allerta per il passaggio della Dana in Catalogna si può considerare ora “conclusa”: lo ha annunciato il governatore Salvador Illa. Il presidente regionale ha aggiunto che non si sono verificati “danni alle persone”, ma ha chiesto di mantenere la “prudenza”: nelle prossime ore, infatti, potrebbero esserci ancora precipitazioni in alcuni punti, motivo per cui la Catalogne resta in situazione di “pre-allerta”. (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
CHI SALE (Rainews24) Considerate - a torto - le cenerentole dell’informazione televisiva, l’utilità pubblica delle reti all news torna tangibile quando si verificano grandi eventi, guerre, catastrofi, come accaduto ora in Spagna. (Liberoquotidiano.it)
Ben altra storia rispetto a una settimana fa quando in alcune zone l’allarme è stato dato alle 20.30, quando la gente aveva già le case allagate. Questa volta l’alert sui cellulari è arrivato in largo anticipo: «Previste piogge torrenziali, state lontani dai corsi d’acqua». (Corriere della Sera)
‘Gli episodi più intensi della DANA sulla Catalogna sono terminati e non siamo più in allerta, quindi ‘il peggio è passato‘. Catalogna: conclusa l’allerta per la Dana. Salvato uomo intrappolato in auto vicino Barcellona Non si fermano le piogge in Spagna. (Fanpage.it)
Sono stati interrotti i collegamenti ferroviari regionali dal gestore delle infrastrutture Renfe e forti precipitazioni delle ultime ore su Barcellona hanno provocato la cancellazione di almeno 70 voli e la deviazione di altri 18 con arrivo previsto nella città catalana. (L'Unione Sarda.it)
I valenciani hanno dovuto fronteggiare ripetute inondazioni, eventi ciclici che, con il cambiamento climatico, sono diventati ancora più imprevedibili e distruttivi. La storia di Valencia è anche la storia del fiume Turia, che per secoli ha rappresentato sia una risorsa vitale che una minaccia costante. (L'HuffPost)
Non siamo preoccupati per noi ma per le risorse dei cittadini, che potrebbero non essere adeguatamente tutelati laddove venissero approvate alcune disposizioni contenute nella proposta di legge. Se i danni erariali non vengono risarciti, pagheranno i cittadini, privati di servizi garantiti dalle risorse pubbliche e destinatari di un probabile aumento della pressione fiscale. (Tiscali Notizie)