TikTok bloccato in Albania per un anno: una decisione senza precedenti
TikTok è nuovamente al centro di polemiche e provvedimenti drastici, ma questa volta è l’Albania a fare notizia con l’annuncio del blocco della piattaforma per un anno. La decisione è stata presa dal Primo Ministro albanese Edi Rama e trae origine da un tragico episodio avvenuto a Tirana: il quattordicenne Martin Cani è stato ucciso da un coetaneo a seguito di tensioni che, secondo le ricostruzioni, sarebbero iniziate proprio su TikTok. (iSpazio)
La notizia riportata su altre testate
«TikTok è il teppista del quartiere». Sono le parole del primo ministro albanese Edi Rama che nelle scorse ore ha annunciato un ban temporaneo per il social network della Big Tech cinese ByteDance. (StartupItalia)
L'Albania si appresta a compiere un passo drastico nel panorama europeo del controllo sui social media: un ban totale di TikTok per la durata di un anno. La decisione, annunciata dal Primo Ministro Edi Rama, entrerà in vigore all'inizio del prossimo anno e segue un tragico incidente che ha scosso l'opinione pubblica e riacceso il dibattito sull'influenza dei social network sui giovani. (Tom's Hardware Italia)
L'Albania adotta il pugno duro e annuncia la virata sul giro di vite contro l'applicazione cinese: «Tik Tok è come il delinquente di quartiere di cui i genitori temono la compagnia per i propri bambini, ma che riesce sempre ad essere il personaggio più attraente dell'infanzia». (Secolo d'Italia)
La decisione del governo albanese di chiudere per un anno la piattaforma social TikTok è stata accolta con rabbia dagli utenti del social Paese. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Il Politecnico federale di Zurigo ha rivelato le misure di sicurezza applicate alle domande di ammissione di studenti e studentesse stranieri provenienti da determinati Paesi, suscitando rabbia e timore, in particolare nella comunità accademica cinese. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
Oltre alla chiusura di TikTok, il governo albanese lancerà programmi che «serviranno a educare gli studenti e ad aiutare i genitori a monitorare i progressi dei loro figli». «TikTok è il delinquente di quartiere. (il Giornale)