Epifania, l’arcivescovo Lauro Tisi: «Magi, simbolo delle donne e degli uomini capaci di sognare. Erode, icona di chi ha come obiettivo della propria vita se stesso»

Gennaio, la Chiesa celebra la solennità dell’Epifania, con il racconto evangelico dell’incontro tra Gesù bambino e i Magi giunti dall’Oriente, guidati da una stella. In cattedrale l’arcivescovo Lauro presiede (con inizio alle ore 10) la S. Messa animata dalla Cappella musicale del Duomo e trasmessa in diretta streaming e TV. “I Magi – sottolinea don Lauro nell’omelia, citando anche il poeta Turoldo – sono l’immagine degli uomini e delle donne che non si stancano di sognare, desiderare, cercare. (Il T Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Epifania è un termine greco (“apparizione”), con cui la Chiesa ricorda l’arrivo dei Re Magi in visita alla grotta del Bambino Gesù. Oggi ricorre l’Epifania, festa che conclude il periodo natalizio. (Corriere Salentino)

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimiliano Esposito, allenatore ed ex attaccante, fra le tante, di Napoli, Lazio e Verona. Di seguito le sue parole. (Terzo Tempo Napoli)

“Era mia intenzione tornare a ringraziarvi per la vostra umanità e per il vostro tempestivo intervento nelle aree impervie dei boschi dell’Aspromonte”. (Corriere di Lamezia)

L’Epifania e la cultura del dono

“Essere tutti Magi, capaci di portare al mondo la risposta a tutte le angosce dell’umanità” e, nel contempo, “tornare indietro carichi di quella esperienza di chi contempla la luce e non può trattenerla per sé ma la deve comunicare agli altri”. (Corriere di Lamezia)

Si chiama Epifania , ed è una parola greca che significa 'manifestazione', la manifestazione del Signore . È nella comunicazione del Natale, nel suo rendersi esplicito e noto a tutti, che assume il significato che merita. (Leccenews24)

Nata come celebrazione credente della “manifestazione” dell’Emanuele a tutti i popoli della terra, questo il significato originario della parola “Epifania”, questa festa ha saputo trasformarsi e adattarsi alle diverse culture, diventando un simbolo universale di incontro, dono e rinnovamento. (La Repubblica)