Coppa Davis: quella promessa di Sinner a Berrettini

L'Italia ha vinto la Coppa Davis: si tratta della seconda vittoria consecutiva per il team azzurro. Nell'entusiasmo generale, Matteo Berrettini, che questa volta faceva parte della squadra (lo scorso anno era infortunato) ha ricordato una promessa fattagli nel 2023 da Jannik Sinner. Nel novembre di quell'anno, i due giocatori si dissero: "L'anno prossimo la vinciamo insieme"., riferendosi appunto alla Davis. (Radio Monte Carlo)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In 112 edizioni ci sono stati 16 vincitori diversi: gli Stati Uniti sono il team che ha alzato più volte al cielo l'iconica "insalatiera". L'Italia ha finto la terza Coppa Davis della sua storia. (ilmessaggero.it)

L'ItalTennis è fortissima oggi e lo sarà anche domani. E con un Sinner destinato a diventare sempre più "tutto", sempre più "Cannibale", sempre più "ingiocabile". Sì, perché i campioni come lui (che a tanti ricorda Djokovic, un "insaziabile" quando si parla di successi) più vincono e più hanno "fame". (il Dolomiti)

Prima Matteo Berrettini, poi Jannik Sinner vincono in due set i rispettivi confronti contro l’outsider Olanda: Van de Zandschulp e Grikespoor si sono battuti bene ma non hanno potuto incrinare lo strapotere della coppia d’oro del tennis italiano. (varesenews.it)

Terza Coppa Davis per l'Italia: il match-point di SInner. E Berrettini lo abbraccia piangendo

"Dominio incontestabile" titola El Mundo dopo il secondo trionfo consecutivo in Coppa Davis. (La Gazzetta dello Sport)

"Ormai lo sappiamo che Jannik Sinner vuole vincere sempre in tempo per non perdersi Che Tempo Che Fa": l'account ufficiale su X del programma in onda sul Canale Nove lo ha scritto subito dopo la vittoria dell'Italia contro l'Olanda alla finale di Coppa Davis a Malaga. (Liberoquotidiano.it)

Per il secondo anno consecutivo l'Italia conquista la Coppa Davis. Nella finale di Malaga gli azzurri hanno sconfitto 2-0 l'Olanda. Dopo la vittoria di Berrettini su Van de Zandschulp, è arrivato il successo 7-5, 6-2 di Sinner su Griekspoor. (La Stampa)