Reazioni completamente diverse in Israele e Palestina per la morte di Papa Francesco

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Contropiano ESTERI

Netanyahu ha scelto il silenzio e il suo ministero degli Esteri ha fatto cancellare i post di condoglianze per la morte di Papa Francesco. La scelta del ministero degli Esteri israeliano, di far cancellare i post di condoglianze dalle pagine delle ambasciate israeliane in tutto il mondo, ha scatenato un po’ ovunque le reazioni diplomatiche degli ambasciatori israeliani, soprattutto di quelli in missione nei paesi cattolici. (Contropiano)

La notizia riportata su altre testate

Il premier israeliano è stato uno dei pochissimi leader mondiali a non omaggiare il Santo Padre nel giorno del decesso. Inoltre il ministero degli Esteri ha cancellato un post pubblicato sui profili social: «Riposa in pace, papa Francesco (L'Unione Sarda.it)

«Vorrei usare questo podio per esprimere le mie più sentite condoglianze al mondo cristiano. Voi ed io siamo persone di fede e so che amo la profonda speranza che la sua memoria ispiri atti di gentilezza e unità, dialogo tra popoli e speranza per l’umanità» Così il presidente di Israele Isaac Herzog esprime le sue condoglianze ai cristiani dopo la morte di Papa Francesco (Corriere della Sera)

Il governo di Israele rompe il silenzio sulla morte di Papa Francesco. La sua instancabile dedizione alla lotta contro la povertà e le malattie ha contribuito a creare un mondo migliore". (Adnkronos)

(Adnkronos) – La partecipazione di Israele alla 61esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia del 2026 è in forse, secondo un articolo del quotidiano ‘Haaretz’ che spiega che il governo di Tel Aviv sta lavorando per rinnovare il suo padiglione in tempo utile. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Quando nel 1958 morì Pio XII, Papa Pacelli, il cui silenzio sulla Shoah era stato discusso in lungo e in largo, già lo Stato d'Israele, l'Anti Diffamation League e il World Jewish Congress oltre a molti altre istituzioni ebraiche, approdavano a posizioni dubbiose, meno dure, meno convinte della responsabilità della Chiesa nella tragedia di cui, per altro, oggi in Israele si celebra la memoria in ogni angolo dello Stato. (il Giornale)

Peserà l’assenza a San Pietro del premier Benjamin Netanyahu e del ministro degli Esteri. Pesa il silenzio di Israele al cordoglio per la morte di Papa Francesco. (ItaliaOggi)