Una manovra tutta "cuneo" e famiglia

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PNRR Ponte sullo Stretto

Una manovra prudente che lascerà poco spazio ai voli pindarici, ma che centrerà gli obiettivi prefissati dal governo. Non solo sul fronte dei conti pubblici, ma anche su quello della politica economica. È il programma al quale anche ieri ha incessantemente lavorato a Via XX Settembre il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che ieri non ha partecipato al Consiglio dei ministri proprio per concentrarsi su questi dossier. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Le forche caudine di quella che un tempo si chiamava “Finanziaria” sono vicine. La coperta è corta e le alternative sono solo due: tagliare le spese o aumentare le tasse. Il ceto medio (8 milioni di contribuenti) spera nella diminuzione dell’aliquota Irpef. (LaC news24)

Il cedolino mensile che riceviamo come lavoratori in Italia contiene una serie di voci legate a trattenute fiscali e contributive, tra cui l’IRPEF. Questa imposta sul reddito delle persone fisiche è una delle principali fonti di entrate per lo Stato, ma anche una delle più complesse da comprendere. (Finance CuE)

Passa, in estrema sintesi, per un via libera al fotofinish da parte del Governo al Documento programmatico di bilancio e attraverso la presentazione della manovra dopo cinque giorni. Si parte dal Consiglio dei ministri, atteso per la serata di martedì 15 ottobre - dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni al Senato e alla Camera in vista del Consiglio europeo - che darà il via libera al Dpb. (Il Sole 24 ORE)

Taglio al cuneo, spunta l’ipotesi di estensione graduale fino a 40mila euro di reddito

Il cantiere della manovra di bilancio 2025 è aperto: ecco gli appuntamenti più importanti che porteranno all'approvazione entro fine anno della legge. Si scaldano i motori per la nuova legge di bilancio 2025 che dovrà essere approvata entro la fine dell’anno. (Lexplain)

L'obiettivo minimo, in una legge di bilancio con margini molto stretti a causa dei vincoli europei sul deficit, è confermare la riforma dell'Irpef e il taglio del cuneo fiscale approvati nel 2023. Non si tratta di una diminuzione delle tasse sul lavoro, ma di mantenerle agli stessi livelli del 2024. (QuiFinanza)

I due filoni, che si leggono in controluce anche nel Piano dei conti in cui la premessa firmata da Giorgetti parla di una «nuova fisionomia» per «gli effetti del cuneo fiscale», sono al centro di un fitto lavorio tecnico. (Il Sole 24 ORE)