Di Meo: Terra dei fuochi, ecco chi sono i veri colpevoli

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Liberoquotidiano.it INTERNO

Simone Di Meo 31 gennaio 2025 Dietro i fumi della Terra dei Fuochi si nasconde una verità che nemmeno la Corte europea dei diritti dell’uomo è riuscita a cogliere nella sentenza che condanna l’Italia per la mancata bonifica dei terreni inquinati tra le province di Napoli e di Caserta. Non è vero che magistratura e politica sono state silenti e inerti davanti allo scempio di quel che un tempo era la Campania Felix, come sostengono i giudici di Strasburgo: è stato il sensazionalismo giudiziario che ha sbagliato mira. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Il parroco di Caivano parla al tavolo convocato dal prefetto Michele di Bari sulle iniziative da intraprendere dopo la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo che ha condannato l’Italia per non aver adeguatamente protetto i cittadini della cosiddetta Terra dei fuochi, 90 comuni t… (La Repubblica)

Secondo la Cedu l'Italia, pur riconoscendo la situazione, non ha preso le dovute misure. Entro due anni lo stato italiano dovrà attuare una strategia correttiva. (Adnkronos)

Un summit sollecitato dai medici per l'ambiente e che ha visto la presenza del vice presidente della Regione Campania e assessore all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola – "Ci dobbiamo liberare quanto prima di questo brand nefasto”, ha detto al tavolo – dei vertici delle forze dell'ordine, di alcuni parlamentari, di don Maurizio Patriciello, e della procuratrice di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso una sentenza storica. (Corriere della Sera)

«Il profilo giudiziario e repressivo tocca solo una parte del problema. C’è la necessità di un controllo sulle attività produttive e sul corretto smaltimento dei rifiuti: la produzione in nero è purtroppo una caratteristica della nostra regione ed è in aumento». (Corriere della Sera)

Un tavolo urgente al quale ieri si sonno seduti amministratori, magistrati, forze dell’ordine e esperti del drammatico fenomeno che intossica quell’area compresa tra la fascia settentrionale dell’hinterland napoletano e quella meridionale della provincia di Caserta (ilmattino.it)