Morte Serianni, Zingaretti: perdiamo uno studioso colto
(askanews) – “Con Luca Serianni perdiamo uno dei più grandi linguisti italiani, uno studioso colto e raffinato che ha formato generazioni di studenti e dato un contributo unico alla cultura italiana.
Giovedì 21 luglio 2022 - 16:05. Morte Serianni, Zingaretti: perdiamo uno studioso colto. Il governatore: "Siamo vicini ai suoi cari". CONDIVIDI SU:. . . . . . . . . . . Roma, 21 lug.
Così il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, dopo la notizia della morte di Luca Serianni
Voglio esprimere a nome di tutta la Regione la vicinanza ai suoi cari”. (Agenzia askanews)
La notizia riportata su altri giornali
Lo scorso settembre, tenendo nella sala Ovale la conferenza Le parole di Dante e l’italiano di oggi aveva partecipato al convegno di studi Dante maestro universale. Accorate le parole di Roberto Navarrini, presidente dell’Accademia: «Abbiamo inviato le condoglianze alla famiglia, siamo addolorati per la perdita di questa illustre figura che ha onorato la nostra Accademia e l’intero Paese» (gelocal.it)
È morto ieri a Roma il linguista e filologo Luca Serianni. Lunedì era stato investito da un’auto a Ostia, mentre attraversava sulle strisce pedonali. (Il Fatto Quotidiano)
Addio al linguista e accademico dei Lincei, della Crusca e dell’Arcadia. Fondamentale la sua «Grammatica italiana» edita nel 1988 i tre volumi della «Storia della lingua italiana» Einaudi, diretta con Pietro Trifone nel 1993. (Il Manifesto)
Che parole desuete, che disgrazia averle lasciate – politicamente – in mano alle destre insieme ai corpi contundenti della propaganda neodispotica. Disciplina e onore. (Invece Concita)
Luca Serianni era il contrario”, ha dichiarato prima di raccontare alcuni aneddoti che lo coinvolgono e di citare alcune sue importanti opere. Luca Serianni, purtroppo, dopo l’incidente stradale di cui è stato vittima lo scorso 18 luglio, si è spento stamattina a 75 anni. (Tecnica della Scuola)
In quattro decenni di insegnamento universitario Luca Serianni ha trasmesso ai suoi allievi l’italiano, le sue leggi, la sua evoluzione nei secoli, intruducendoli attraverso la dottrina a strumenti di crescita culturale e personale (La Stampa)